Scuola vitulatina: tra ditte prive del certificato antimafia e ristrutturazioni mai fatte. Tutto prosegue come sempre…

Scuola vitulatina: tra ditte prive del certificato antimafia e ristrutturazioni mai fatte. Tutto prosegue come sempre…

VITULAZIO – Prendiamo spunto dal bando di gara emanato dal Comune di Vitulazio inerente il servizio di trasporto pubblico per le scuole vitulatine, emanato il 13 luglio per un importo di 118mila euro e che dà l’affidamento alla ditta vincitrice per i prossimi tre anni scolastici (dal 2012/2013 al 2014/2015), per tornare di nuovo sulla questione scuola.

 

Intitolazione dei plessi scolastici. Varie sono state le voci in merito all’iniziativa del dirigente scolastico Coco sul sollecito al Consiglio Comunale di deliberare un atto che desse parere favorevole all’intitolazione dei plessi scolastici alla memoria dell’avv. Pierino Lagnese (la Scuola dell’infanzia in via Iardino) e dell’ing. Scialdone Giuseppe (l’ex professionale).

Al di là della proposta in sé, va precisato che tale iniziativa non è partita dal dirigente, il quale ha solo trovato un procedimento aperto dal lontano 2007. In sostanza si è trovato le cose fatte e poiché ormai mancava solo l’atto di delibera comunale ha sollecitato il Comune stesso a pronunciarsi nel merito. Dunque tutte le eventuali polemiche su tale azione non vanno aperte nei confronti del dirigente ma di chi lo precedeva.

In ogni caso qui non si tratta di cambiare nome alle scuole, perché in realtà quei plessi scolastici sono senza nome, perciò non faremmo torto a nessuno.

 

Gare d’appalto a ditte prive del certificato antimafia. Per tornare a questioni un po’ più serie invece mi preme sottolineare l’attenzione con cui si emanano e si sviluppano certe gare di appalto.

Ora è in ballo, come detto, il servizio di trasporto pubblico, ma dovete sapere cari vitulatini che i vostri bambini che frequentano le nostre scuole non hanno potuto usufruire del servizio di mensa scolastica negli ultimi giorni di scuola non per uno sciopero qualsiasi degli operatori del settore.

No, il motivo è ben più grave e serio: la ditta che gestiva il servizio di refezione è stata interdetta perché non aveva il certificato antimafia!!!

Sì avete capito bene: da settembre si sono accorti solo a maggio che la ditta non aveva questo requisito e che quindi non avrebbe mai potuto partecipare ad un bando pubblico.

Di chi è la colpa? Chi è che si è girato dall’altra parte? Chi è che sapeva? Qualcuno avrà già risposto, “io non c’ero e se c’ero non ho visto…”. Il fatto certo è questo: la materia è di pertinenza del Comune e non del dirigente scolastico. In ogni caso, se se ne fossero resi conto a marzo tutti i ragazzi delle nostre scuole sarebbero rimasti senza il servizio per la restante parte dell’anno scolastico, arrecando così un danno enorme alle famiglie non solo economico ma proprio di gestione della vita quotidiana.

Ma come al solito a noi non interessa chi sono i colpevoli. A noi interessa sottolineare ancora una volta la poca attenzione che si tiene nei confronti dell’Istituzione fondamentale di qualsiasi società che si ritiene civile.

 

Ristrutturazione dei plessi scolastici. Poi c’è la questione della mancanza di certificati di ogni genere che mancano ai plessi scolastici. Da questo punto di vista va precisato che qualcosa si muove ma i famosi certificati antisismici queste scuole non li potranno mai avere, essendo stati costruiti in un periodo antecedente alle norme emanate in tal senso, a meno che non si faccia una seria ristrutturazione strutturale degli edifici. Può e deve avere però le altre certificazioni: impianti elettrici, scariche atmosferiche, caldaie, antincendio ecc. Cose dunque non meno importanti.

Ora, dato che ci siamo e a proposito di maggiore attenzione per la scuola, va detto che le strutture vanno “un po’” ristrutturate. Nella scuola dell’infanzia, dunque dove ci sono i bambini più piccoli, ci sono vetri rotti, non ci sono porte antincendio. Inoltre è da segnalare la completa inagibilità dei campetti retrostanti, un’area che invece potrebbe essere sfruttata pienamente se si chiudesse o si aggiustasse quella specie di spogliatoio devastato che è all’ingresso di via Iardino.

Per la scuola media c’è in particolare la palestra, ormai lasciata a sé stessa, vecchia e decrepita, usata da chiunque e dunque se non altro usurata per il tempo e l’uso. Dietro la palestra c’è anche una minidiscarica con un bel bus, su cui magari salivamo noi quand’eravamo dei fanciulli che guardavano in tv a bocche aperte il Milan di Sacchi e il Napoli di Maradona.

Insomma, ormai i 400mila euro per il campo sportivo li abbiamo spesi. Almeno la prossima volta cerchiamo di spendere qualcosina anche per le scuole…Cuccari siamo nelle Sue mani (cari lettori non attaccatevi al ferro e non fate altri tipi di scongiuri).

 

p.s.: senza scuola, schola, scholḗ non ci sarà mai una società migliore. Teniamolo sempre presente.

 

Gianni Criscione

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