Il disastro “Ilside” rilancia la questione ambientale. Domani occhi puntati sul “caso gassificatore” a Capua

Il disastro “Ilside” rilancia la questione ambientale. Domani occhi puntati sul “caso gassificatore” a Capua
Il disastro "Ilside" ha trovato la reazione dei comitati

BELLONA – Il disastro “Ilside”, dopo le prime reazioni spontanee, ha rafforzato la convinzione dei comitati e delle associazioni ambientaliste che è in atto l’ennesimo attacco al territorio. Le minacce portate con l’incendio del sito di stoccaggio di Bellona e la localizzazione di un gassificatore ripropongono un copione scritto e riscritto, che ha funzionato in alcune occasioni (centrale a turbogas di Sparanise, Esogest di Pastorano, ecc.) e che è finito nel macero in altre (piattaforma per i rifiuti speciali, discarica provinciale e centrale a biomasse, tutte da impiantare a Pignataro Maggiore), ma che ha avuto come elemento costante l’arricchimento attraverso la gestione disastrosa del ciclo dei rifiuti.

L’ennesimo atto di questa lunga commedia ci sarà lunedì alle 17.30, con la seduta aperta del Consiglio comunale di Capua, dove Antropoli tenterà di chiudere la questione gassificatore e di ripetere l’operazione che a suo tempo riuscì all’ex sindaco di Sparanise, Antonio Merola, con la turbogas dell’inciucio Hera (centrosinistra) – Cosentino. Il primo cittadino capuano, però, al contrario del collega, che aveva una maggioranza compatta pro Calenia, deve guardarsi dai consiglieri comunali legati al Presidente del Consiglio regionale, Paolo Romano, nemico giurato di Antropoli e pronto a ostacolare la crescita del compagno di partito nel Pdl.

Alla seduta del civico consesso (aperta agli interventi dei cittadini) parteciperanno anche i comitati, pronti a contrastare l’ennesimo disastroso (per l’ambiente e la salute pubblica) progetto. I gruppi ambientalisti, dopo aver vibratamente protestato per la questione “Ilside”, sono pronti a rilanciare con i fatti l’alternativa al ciclo dei rifiuti basato sull’incenerimento. Dopo aver ottenuto la prossima adesione alla Rete Rifiuti Zero di Comuni importanti come Pignataro Maggiore e Sparanise, infatti, presenteranno la stessa proposta agli altri Comuni della zona (compreso quello di Capua), in luogo dell’applicazione dell’attuale piano per i rifiuti provinciale e regionale.

Davide De Stavola

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