Emergenza Idrica, la Confconsumatori insorge: “al via le richieste di risarcimento danni”

Emergenza Idrica, la Confconsumatori insorge: “al via le richieste di risarcimento danni”




VITULAZIO – E’ emergenza idrica nel casertano con numerosi cittadini rimasti senz’acqua da diversi giorni. Sono numerose le zone interessate al problema, è il caso di Vitulazio, Viale Kennedy e relative traverse, via Circumvallazione e Viale degli Ulivi in cui l’omessa fornitura di acqua potabile ha creato non poche difficoltà. È di tutta evidenza, come i cittadini, non solo siano costretti, a causa delle condizioni metereologiche, a patire l’inclemente caldo, ma anche impossibilitati a non poter utilizzare l’acqua nelle proprie abitazioni avendo difficoltà ad attendere all’igiene personale e della casa, ridotti a procurarsi acqua presso altri Comuni limitrofi al fine di soddisfare le esigenze di vita primarie e basilari. A secco sono rimaste, non solo intere famiglie, ma anche attività commerciali, come bar, ristoranti, parrucchieri, che negli ultimi giorni hanno dovuto sospendere l’attività.
In merito, non poteva mancare l’impegno lodevole e costante della Confconsumatori, sempre attenta alle problematiche dei consumatori-utenti, che denuncia le gravi inadempienze per le quali sono intervenuti gli Organi e gli Enti preposti nella gestione del servizio di fornitura d’acqua. Sebbene il problema sia significativo, la Confconsumatori si è già mobilizzata per affrontare il fenomeno inoltrando denuncia alle Autorità preposte e contattando il Comitato per la Vigilanza sull’uso delle risorse idriche istituito presso il Ministero dell’Ambiente e del Territorio.

Più di trecento sono state le adesioni raccolte in quest’ultimi giorni dallo staff della Confconsumatori per i notevoli disagi arrecati alla popolazione a causa della cattiva gestione del servizio di erogazione dell’acqua. Riconosce, inoltre, che tali disagi, ripercuotendosi  sul  diritto alla qualità della vita e alla libera estrinsecazione della personalità, costituzionalmente garantito dall’art. 2 Cost., fanno riconoscere il risarcimento del danno esistenziale, che può essere provato anche con presunzioni o attraverso  il ricorso a fatti notori.
A tal proposito, il legale della Confconsumatori provinciale l’Avv. Natascia Paparcone sostiene: “tale consuetudine non sarebbe causa di gravi disagi per i cittadini ove fossero rispettate le norme più elementari che regolano il servizio di fornitura idrica quali l’efficacia, l’efficienza e continuità della prestazione e chi di competenza ne controllasse l’esatta osservanza! L’improvvisa e non annunciata sospensione e riduzione di fornitura d’acqua alle abitazioni per periodi di tempo oltre i limiti della normale tollerabilità integrano gli estremi del reato di interruzione di pubblico servizio a carico dei soggetti responsabili.”
Risulta evidente come, ancora una volta, ci si trovi dinnanzi all’ennesimo episodio che testimonia come si manchi di qualunque forma di organizzazione e di programmazione e a farne le spese sono sempre gli stessi: i cittadini.
La Confconsumatori invita quest’ultimi ad affidarsi al buon senso degli Enti gestori del servizio idrico e delle Autorità governative locali per poter attendere ai propri impegni di lavoro  e personali, e sperare che tali inadempienze vengano rimosse al più presto.

Cristina Diconzo

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