Consorzio dei Rifiuti, altri 29 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche Scialdone e sua moglie Michela Pontillo

Consorzio dei Rifiuti, altri 29 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche Scialdone e sua moglie Michela Pontillo

CASERTA – Scoperchiato il vaso di Pandora. Altri 29 avvisi di garanzia notificati a dirigenti, funzionari e dipendenti del Consorzio Unico di Bacino per le province di Napoli e Caserta. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, pm Silvio Marco Guarriello e Antonella Cantiello, continua a scavare nei documenti di quello che dagli atti emerge come un carrozzone sgangherato tenuto insieme da favoritismi, corruzione e sprechi. Ieri la Guardia di Finanza ha notificato altri 29 avvisi di garanzia. Una quarantina gli episodi sotto la lente della magistratura. Falso, abuso d’ufficio, truffa, appropriazione indebita, corruzione e peculato alcune delle ipotesi dell’accusa. Diversi i nomi eccellenti contenuti nell’informazione di garanzia della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere: l’ex sindaco di Grazzanise Enrico Parente (nell’ultima foto da sinistra); l’ex sindaco di Villa Literno Enrico Fabozzi (nella prima foto qui sottoda sinistra); l’ex dirigente del Cub, Antonio Scialdone (nella seconda foto da sinistra) e sua moglie Michela Pontillo; Gianfranco Tortorano, ex dirigente del Consorzio; i fratelli Luigi e Nicola Ferraro, quest’ultimo ex assessore regionale (nella terza foto da sinistra); il consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere, Giovanni Campochiaro, ex funzionario del Cub. Le vicende contestate, contenute nelle pagine della Procura, vanno dalla illegittima attribuzione di promozioni e avanzamenti di carriera ad alcuni dipendenti del Consorzio Unico di Bacino (episodi analoghi sono contenuti in un’altra informativa di qualche settimana fa), ad una serie di falsi che sarebbero stati commessi nell’affidamento di servizi a soggetti ed imprese esterne. Negli atti della magistratura, tuttavia, ci sarebbero anche lo spreco di denaro pubblico per l’acquisto di strumenti e mezzi secondo la Procura inutili o già presenti nei cantieri del Cub. Per una delle persone destinatarie dell’avviso di garanzia, infine, è ipotizzato anche il reato di peculato per essersi appropriata di denaro del Consorzio. (Mercoledì 27 Febbraio 2013 – Pagina 23)

Rassegna Stampa

Articolo di Margherita Iuzzolino da “Cronache di Caserta”

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