“Un italiano contro”: un libro racconta il lungo Novecento di Indro Montanelli

“Un italiano contro”: un libro racconta il lungo Novecento di Indro Montanelli

Il libro a cura di Pier Luigi Vercesi, “Un italiano contro” (Solferino, 208 pagine, 16 Euro), racconta – come recita il sottotitolo – “Il secolo lungo di Montanelli”, con il contributo di alcune delle firme più conosciute del panorama giornalistico nazionale. Vent’anni fa ci lasciava Indro Montanelli, il giornalista che ha attraversato tutto il Novecento e lo ha raccontato a lungo con la sua verve e il suo piglio controcorrente. Nato a Fucecchio nel 1909, cominciò la sua carriera “dentro alla cronaca” nella guerra d’Abissinia. Da allora, tutti i grandi eventi storici lo videro in prima linea: era nella Spagna della guerra civile, in Polonia quando i panzer tedeschi scatenarono il secondo conflitto mondiale, nei Paesi baltici e nella Finlandia calpestati dai carri armati sovietici. Nel 1943 venne arrestato e condannato a morte dai repubblichini; fuggito dal carcere, riparò in Svizzera, dove subì l’ostracismo dei fuoriusciti. Finita la guerra rientrò al “Corriere della Sera”, dove con i suoi reportage, le sue interviste e i suoi libri di divulgazione storica si guadagnò la fama di giornalista più amato e più contestato d’Italia. Era tra i pochi conosciuti anche oltre confine.  Quando la sua carriera sembrava giunta al termine, fondò e diresse due giornali, senza mai rinunciare alla sua indipendenza e al ruolo di bastian contrario. Negli anni bui della Prima Repubblica venne preso di mira e gambizzato dalle Brigate rosse. Alla fine, tornò a occupare la sua stanza al “Corriere della Sera”, il giornale che aveva sempre considerato come la sua “casa”. Per la prima volta, ne scrivono in questo libro i suoi ultimi direttori, Paolo Mieli e Ferruccio de Bortoli, i giornalisti che parteciparono con lui alla fondazione del “Giornale” e della “Voce” e coloro che lo hanno conosciuto da vicino. Il racconto inedito, pubblico e privato, di un protagonista della nostra storia.
Il curatore di questo volume, Pier Luigi Vercesi, è nato a Corteolona nel 1961. Inviato del “Corriere della Sera”, ha scritto numerose opere tra cui “La notte in cui Mussolini perse la testa” (2019), “Il naso di Dante” (2018), “Fiume. L’avventura che cambiò l’Italia” (2017), “Ne ammazza di più la penna. Storie d’Italia vissute nelle redazioni dei giornali” (2014). Ha, inoltre, realizzato numerosi documentari televisivi sulla Roma di Nerone, sulla Germania del Novecento e sulla Prima guerra mondiale.

Red. Cro.

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