“Le Tasse di Caparco”. Izzo, Cipro e Marrocco: I cittadini caleni sono tartassati, disorientati ed esasperati

“Le Tasse di Caparco”. Izzo, Cipro e Marrocco: I cittadini caleni sono tartassati, disorientati ed esasperati




CALVI RISORTA – Il periodo che stiamo vivendo è definito dal sociologo Finzi come “il più cupo dal dopoguerra”, l’anno peggiore della storia repubblicana. L’Italia è in crisi, il bilancio dello Stato fa acqua da tutte le parti e ai cittadini, purtroppo, è affidato l’arduo compito di “salvare il salvabile”. E’ un momento veramente drammatico, molte famiglie non riescono ad arrivare a fine mese, nonostante si cerchi di contenere al massimo le spese, la situazione rimane preoccupante. All’aumento dei prezzi dei generi di prima utilità, delle aliquote sulle imposte già esistenti, si aggiungono tasse nuove. Si pensi che nel mese di maggio solo per il Fisco si contano 82 scadenze. I cittadini sono disorientati,tartassati ed esasperati: TASSE, TASSE, TASSE!! non ne possono più. E’ giusto e lecito combattere l’evasione, ma dove sta il rispetto per gli onesti contribuenti? Il rispetto trova i suoi limiti soprattutto nell’ultima tassa di cui non si conosce ancora l’aliquota, l’importo totale lo si conoscerà solo alla fine: l’IMU. Stando alle ultime notizie saranno tre le rate da pagare. Confermata la data dal 18 giugno per la scadenza della prima rata, si prevede per il 17 settembre e il 17 dicembre la scadenza delle successive. Teoricamente il totale dovrebbe essere suddiviso in tre parti uguali, ma in realtà la rata di dicembre rimane quella più pesante perché i Comuni devono ancora decidere le aliquote reali, aggiungendo o togliendo fino al due per mille rispetto alla soglia standard del 4 per mille che è stata stabilita a livello nazionale. Le tre rate dovrebbero riguardare solo la prima casa mentre per gli altri immobili dovrebbe essere confermato quanto previsto finora: l’acconto del 50% sarà versato a giugno e il saldo a dicembre. Al disagio si aggiunge la confusione. Al danno la beffa! E intanto la situazione peggiora. Di chi la colpa? Sicuramente di un’errata amministrazione che ha permesso il dilagare della corruzione, delle truffe, delle evasioni. Vediamo come sono state gestite le gare di appalto di molti lavori pubblici, o come è stato utilizzato il denaro pubblico! A chi appartengono i fondi all’estero? Certo occorre rimettere in sesto l’Italia, ma perchè non cercare di rendere le cose meno complicate e più chiare? E poi ognuno dovrebbe fare la sua parte dare un contributo concreto. In che modo? Il Governo ha dato disposizione di non acquistare entro l’anno nessuna auto blu, ecco iniziamo anche a livello locale a contenere le spese, evitiamo gli sprechi di energia, limitiamo al minimo l’uso di apparecchiature e mezzi pubblici, gli amministratori “rinuncino” al loro compenso! Si pensi che le famiglie, con uno stipendio medio, sono costrette a rinunciare a beni di prima necessità perchè è aumentata la TARSU,l’Addizionale comunale… perchè allora i burocrati devono stare comodamente seduti dietro la loro scrivania e approfittare del loro ruolo solo per privilegi personali? E intanto a Calvi Risorta permane il clima di omertà e silenzio!! Ancora nessuna risposta alla proposta dei consiglieri, Marrocco, Cipro e Izzo, riguardante le aliquote da applicare per il calcolo dell’IMU. Eppure, sulla base della proposta fatta dai consiglieri e sull’esempio di alcuni comuni italiani, basta poco per garantire un principio di equità e giustizia sociale, per fare gli interessi concreti dei cittadini, che hanno diritto ad essere tutelati. Occorre dimostrare con i fatti e non solo con le parole di essere schierati al fianco del popolo evitando quindi di creare ulteriori disagi. Se la legge lo consente bisogna adottare tutte le strategie possibili per evitare il pagamento dell’IMU sulla prima casa. Basta fare i conti e tra agevolazioni e riduzioni è possibile tutelare tutte le famiglie. Si spera solo che il silenzio da parte dell’amministrazione non sia dovuto al fatto di voler approfittare dell’IMU per riempire le casse del Comune.

 

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