Tari, il Consigliere Bonacci attacca: “E’ stato un autentico salasso per la cittadinanza di Calvi Risorta”

Tari, il Consigliere Bonacci attacca: “E’ stato un autentico salasso per la cittadinanza di Calvi Risorta”

CALVI R. – Si rinnova lo scontro tra la maggioranza e l’opposizione. Questa volta al centro del dibattito finiscono i costi della Tari, con il Consigliere comunale di minoranza Antonello Bonacci che attacca l’Amministrazione comunale: 

“Male, anzi malissimo. L’esordio della TARI (il tributo sui rifiuti) è stato un autentico salasso per la cittadinanza.” – dichiara Antonello Bonacci, Consigliere d’Opposizione di Calvi Risorta – “Come avevamo anticipato esaminando le tariffe comunali in sede di Consiglio Comunale, l’approccio della nuova amministrazione sulla gestione tributaria locale è dir poco draconiano. Le famiglie Calene si sono viste recapitare bollette salate e se poi guardiamo agli esercizi commerciali c’è da avere il capogiro! Non vorrei essere nei panni di un ristoratore, tanto per fare un esempio. Bollette altissime di migliaia, sì migliaia, di euro. Non si può non avere attenzione per il prelievo tributario, specialmente in un periodo di crisi. Tanta svagatezza, superficialità, oserei dire, lascia disorientati. Mi chiedo come possa un’amministrazione neo-eletta non andare oltre il compitino (fatto peraltro maluccio) e ricopiare i documenti finanziari della scorsa gestione, riportando aumenti a destra e a manca! Insieme al Consigliere Lombardi, al segretario Pd Giuliano Cipro e agli altri militanti del gruppo, abbiamo esaminato con attenzione le carte contabili e si prefigura un ulteriore aumento per il 2015  di notevole portata peraltro. Cosa preoccupante se pensiamo che l’attuale sindaco Marrocco e Cipro il suo vice sono in amministrazione da anni. Insomma, ci chiediamo come sia possibile che loro non abbiano previsto alcuna soluzione per evitare questo stato di cose. Del resto non c’è da meravigliarsi, visto che anche negli altri settori stanno facendo acqua da tutte le parti. Mancanza di idee, astenia progettuale e nessuna propensione al confronto, se non di facciata. Questo è quel che vediamo. La domanda è semplice: è il caso di continuare? I loro portavoce plenipotenziari (definizione da ridere, francamente) vaneggiano riguardo al ricorso amministrativo sulle elezioni, cercano maldestramente di sobillare qualche ingenuo e di distrarre (invano) la popolazione dai disastri che stanno combinando. Noi diciamo ben altro: se non sono capaci, lascino stare. In caso diverso, come ci auguriamo, approntino soluzioni serie, elaborate e tecnicamente valide. Saremo i primi a sostenerle. Noi, di progetti seri e validi per evitare questo stato di cose ne abbiamo tanti. Sarebbe un peccato perdere tempo.

C.S.

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