“Storia del Partito fascista”: un libro di Emilio Gentile racconta gli anni 1919-1922

“Storia del Partito fascista”: un libro di Emilio Gentile racconta gli anni 1919-1922

Con il libro “Storia del Partito fascista” (Laterza, 728 pagine, 28 Euro), il più autorevole storico del fascismo, Emilio Gentile, ne ripercorre quasi giorno per giorno, con ritmo incalzante, le origini e l’ascesa al potere. Sottotitolo del volume: “Movimento e milizia 1919-1922”. Cento anni fa, per tutto il 1921 e poi nel 1922, l’Italia fu investita da una guerra civile scatenata dal fascismo, autoproclamatosi ‘milizia della nazione’, contro tutti i partiti avversari. Da cento anni gli osservatori coevi e poi gli storici hanno cercato di spiegare un fenomeno così sorprendente, proponendo le più varie interpretazioni. In questo libro Emilio Gentile, avvalendosi di una vasta documentazione di archivi pubblici e privati, ricostruisce le vicende che provocarono il crollo della democrazia italiana e posero le fondamenta di un regime totalitario. Come ebbe inizio la marcia del fascismo? Chi erano i fascisti? Chi erano i finanziatori dello squadrismo? Chi si oppose e chi favorì la conquista fascista del potere? Fu Mussolini il duce che guidò il fascismo al potere o fu il fascismo che spinse Mussolini al potere, trasformandolo in duce? A queste domande Emilio Gentile ha cercato di dare risposte realistiche, documentate e argomentate. E con le sue risposte racconta una storia del fascismo che va oltre le interpretazioni tradizionali o convenzionali, perché i suoi protagonisti sono persone in carne e ossa e non astratte entità collettive.
Per i nostri affezionati lettori saranno di particolare interesse le pagine relative alle difficoltà che il nascente fascismo incontrò nelle regioni meridionali. Neanche il capo del fascismo napoletano, il capitano Aurelio Padovani – scrive tra l’altro Emilio Gentile –, “nutriva eccessive speranze sulla possibilità di espansione nel Sud, come si può anche intuire dagli interventi al convegno che la direzione tenne a Roma il 6 e 7 settembre (1922), proprio per discutere su questo tema. La situazione descritta da Padovani in quella sede era tutt’altro che incoraggiante: ‘Nei nostri paesi noi abbiamo tutti contro di noi: partiti nazionali ed antinazionali, autorità e stampa. Anche i nazionalisti sono asserviti a clientele e fanno opera antifascista. E’ necessario che il Fascismo si imponga e sostituisca come potente partito tutte le clientele che sono il malanno della nostra popolazione. Le autorità sono accanitamente contrarie al nostro partito e sarà necessario prendere posizione anche contro di esse’”.
L’autore del libro, Emilio Gentile, storico di fama internazionale, è professore emerito dell’Università di Roma La Sapienza e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Nel 2003 ha ricevuto dall’Università di Berna il Premio Hans Sigrist per i suoi studi sulle religioni della politica. Collabora al “Sole 24 Ore”. Tra le sue più recenti opere per Laterza, tradotte nelle principali lingue: “Fascismo. Storia e interpretazione”; “La Grande Italia”; “La democrazia di Dio” (Premio Burzio); “Fascismo di pietra”; “E fu subito regime. Il fascismo e la marcia su Roma” (Premio Città delle Rose; finalista e vincitore del Premio del Presidente al Premio Viareggio).

Red. Cro.

Commenta con Facebook