Spara cinque colpi di arma da fuoco ferendo gravemente la moglie. 51enne nei guai

Spara cinque colpi di arma da fuoco ferendo gravemente la moglie. 51enne nei guai

CALVI R. – “Correte ho ucciso mia moglie”. Ore 20 di ieri, un uomo da Calvi Risorta chiama il 112 e con voce tremolante pronuncia parole da far gelare il sangue nelle vene anche al centralinista più avvezzato a ricevere simili notizie. L’uomo, infatti, avrebbe sparato più volte all’indirizzo della consorte; si parla addirittura di cinque colpi di pistola calibro 22. La procedura è obbligata, oltre che collaudata: la centrale cerca di trattenere l’uomo al telefono, per saperne di più, per capire davvero come stanno le cose. Nondimeno partono i soccorsi e scattano i militari più vicini al luogo dei fatti: in questo caso carabinieri della stazione di Calvi Risorta, diretti dal Maresciallo Massimo Petrosino, e il suo Vice Rosario Monaco. Poco più tardi, sono ormai le 20,50, ecco la verità se è possibile un po’ più tranquillizzante rispetto allo scenario di sangue e di morte descritto dal presunto uxoricida. Per il primo referto medico, infatti, parla chiaro: la donna, cinquantenne del posto, Rosalia Parisi, è gravemente ferita, in pericolo ma fortunatamente ancora viva. Ha però bisogno di essere operata d’urgenza. La sirena dell’ambulanza 118 di Calvi Risorta, rompe di nuovo il silenzio serale della frazione Zuni di Calvi Risorta. L’ambulanza trasporta la paziente all’ospedale civile di Caserta. Intanto, Calvi Risorta non va a dormire. Piazza Umberto I poco antistante la casa del mancato uxoricidio è invasa di automobili e persone. Tutto il quartiere è per strada. Ci sono i lampeggianti delle macchine dei carabinieri della compagnia di capua e Calvi Risorta, con in testa il capitano Giovanni De Risi, oltre agli uomini del maresciallo Massimo Petrosino della locale stazione. Il loro obiettivo, una volta affidata la donna alle cure dei medici, ora è quello di fermare l’uomo, Giorgio Della Valle, 51 anni, pensionato del posto. Si tratta, a giudicare dalle parole spese per lui dai compaesani, di una persona tranquilla, un uomo che fin’ora aveva avuto a che fare con i carabinieri magari solo per aggiornare i registri della pistola. Infatti è con una pistola avrebbe per sua stessa ammissione attinto al corpo della donna che ora lotta tra la vita e la morte. In caserma ripeterà con calma la stessa cosa. Ma i carabinieri ne vogliono sapere di più, non sembrano ancora del tutto convinti della prima versione ripetuta dei fatti. Vogliono accertare l’esistenza di una motivazione ovvero, nel caso dall’ospedale dovesse arrivare una notizia che nessuno vuole sentire, di un movente. Infatti, Della Valle è da tutti descritto come un pezzo di pane, buono e tranquillo, serio e pacato. E allora, cosa avrà fatto mai scattare la molla del gesto inconsulto?

Rassegna stampa

Vito Taffuri

da www.calvirisortanews.it

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