Rize Up conferisce il premio Attivambiente 2013 per l’impegno istituzionale a Vincenzo Cenname

Rize Up conferisce il premio Attivambiente 2013 per l’impegno istituzionale a Vincenzo Cenname

CAMIGLIANO – La seconda categoria cui il Premio Attivambiente 2013 riconosce importanza nell’ottica di un corretto e virtuoso percorso ambientalista, è il settore dell’impegno istituzionale.

Una sapiente gestione della cosa pubblica rappresenta una condizione necessaria allo sviluppo di una serie di pratiche virtuose ed attente al benessere tanto del singolo quanto della comunità in cui vive, oltre che del territorio che lo ospita.

Se è vero che l’Amministrazione Comunale debba garantire una serie di servizi minimi atti a far si che la popolazione possa legittimamente considerarsi tutelata e protetta, la capacità di andare oltre tali requisiti minimi, offrendo, tra le altre cose, un servizio di differenziazione dei rifiuti urbani che si associ ad una campagna di sensibilizzazione ambientale mirata alle esigenze specifiche della popolazione, rappresenta un indubbio attestato di merito che ha portato noi di Rize Up a conferire il premio Attivambiente 2013 per l’impegno istituzionale a Vincenzo Cenname.

Nato a Camigliano nel 1972, si laurea alla Seconda Università degli Studi di Napoli nel 2000 con una tesi sull’Analisi della produzione e captazione del biogas prodotto dalle discariche controllate di rifiuti solidi urbani.

L’attenzione manifestata già nel percorso universitario sui temi ambientali lo porta, professionalmente, a collaborare in qualità di Consulente Tecnico, con alcune Amministrazioni Comunali del casertano (Calvi Risorta, Teano), oltre ad avviare uno studio professionale in consulenze ambientali. Di pari passo all’attività professionale, anche il “tempo libero” è dedicato all’attenzione verso l’ambiente, con la costituzione del Centro Sociale “Chico Mendes, che promuove la raccolta porta a porte di carta e cartone nel Comune di Camigliano, già nel 1999.

Fermamente convinto che la raccolta differenziata sia molto meglio degli inceneritori, che il risparmio energetico e le rinnovabili siano le vere alternative alla follia del nucleare, che le grandi opere siano funzionali solo ai grandi affari, mentre invece le “piccole opere” migliorino fattivamente la vita della gente, Cenname decide di candidarsi come Consigliere Comunale alle elezioni del 2002.

L’attività politica al servizio del proprio paese rappresenta il naturale sbocco di un impegno che riguarda tanto la sfera professionale quanto quella civica. L’applicazione che mette nell’incarico ricoperto, quello di Vicesindaco, lo porta a vincere le successive elezioni (2007), in qualità di candidato a Sindaco.

Da quel momento il percorso istituzionale di Cenname si amplia e diventa bandiera civica; chiude una cava calcarea sul territorio comunale, istituisce laboratori gratuiti teatrali, musicali e sportivi, mette a disposizione della popolazione di Camigliano pannolini ecologici, raccolta e riciclo di oli esausti, eco-euro, impianti fotovoltaici, porta la gestione dei rifiuti urbani dal 25 al 60% di raccolta differenziata in soli tre anni, con ben 15 frazioni di rifiuto differenziate; tutte pratiche che consentono al paese che rappresenta di entrare di diritto nell’Associazione Comuni Virtuosi Italiani. Una rarità, in provincia di Caserta.

Ma l’impegno istituzionale diventa battaglia civica quando si rifiuta, su mandato dei suoi concittadini, di consegnare i dati TARSU alla Provincia di Caserta, intenzionata ad affidare ad un unico ente provinciale l’intero ciclo di raccolta dei rifiuti. Per questo motivo, il 6 agosto del 2010, gli viene notificato il provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale, promosso dal Prefetto di Caserta, e decretato dal Ministro degli Interni d’allora, Maroni, e firmato in tempi record dal Presidente della Repubblica, Napolitano.

Da quel momento Vincenzo Cenname giunge all’attenzione anche dei mass-media, come esempio di amministratore virtuoso ostacolato dagli organi politici nazionali nonostante i lusinghieri risultati raggiunti nella gestione del suo paese. Ma dove lo Stato, ostinatamente, persevera nell’errore, arriva il riconoscimento de-facto del popolo che, alla tornata elettorale del 2011, riserva un vero e proprio plebiscito a Cenname, consentendogli di ricoprire nuovamente la carica di Primo Cittadino del paese con il 77,76% dei voti.

Se oggi Camigliano è un esempio per la Campania tutta, il merito è dell’opera del Sindaco Cenname e della sua giunta.

Il premio Attivambiente 2013 per l’impegno istituzionale vuole sancire tale ruolo di esempio incarnato dal Sindaco Cenname, nella speranza che la strada tracciata da Camigliano sia il percorso virtuoso che ogni paese della Campania, dal più piccolo al più grande, si prepari a percorrere.

Rassegna stampa

da http://www.rizeup.it

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