Rischio licenziamento per un operatore ecologico in seno al cantiere vitulatino della nettezza urbana. La cronistoria dell’intera vicenda con il paradosso di una sentenza “favorevole” al lavoratore

Rischio licenziamento per un operatore ecologico in seno al cantiere vitulatino della nettezza urbana. La cronistoria dell’intera vicenda con il paradosso di una sentenza “favorevole” al lavoratore

VITULAZIO – L’avvocato p. Francesco Iovino con studio in Camigliano, riscostruisce la storia dell’operatore ecologico Palazzo Benedetto, il quale nella mattinata di ieri riceveva una raccomandata che gli comunicava che dal primo luglio prossimo si avrà la  cessazione del rapporto lavorativo con l’attuale ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune di Vitulazio, tale cessazione del rapporto viene effettuata sulla base che l’unità lavorativa non risulta presente negli atti di gara, e quindi anche per motivi economici non meglio giustificati ed approfonditi, si procedeva alla cessazione del rapporto lavorativo fin d’ora posto in essere, con l’Econova.

L’incresciosa e triste vicenda che vede coinvolto il signor Palazzo Benedetto originario di Camigliano, sposato e padre di tre figli, ha inizio nel 2014 quando il Palazzo cominciava ad operare sul cantiere di Vitulazio in forza alla ditta Alba Paciello della quale era già dipendente a tempo indeterminato, la ditta in oggetto all’epoca gestiva la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel territorio Vitulatino.  I primi problemi per l’unità operativa cominiano a verificarsi nel 2015, quando nel mese di agosto, vi è il passaggio dalla ditta Alba Paciello, alla DHI S.p.A., che all’epoca dei fatti aveva come suo legale rappresentante Alberto Di Nardi, tale passaggio si verifica per una cessazione del rapporto lavorativo tra il comune e la ditta Alba Paciello. La posizione dell’operatore ecologico nella persona del Palazzo, in questa fase viene messa in discussione dall’amministrazione comunale, che all’epoca dei fatti era guidata dal prof. Luigi Romano, tale posizione veniva eccepita poiché i responsabili dell’ente non riconoscevano il passaggio di cantiere dell’unità lavorativa in oggetto nonostante lo stesso avesse maturato tutti i diritti previsti dall’articolo 6 del CCNL, e di conseguenza veniva posto in essere una prima cessazione del rapporto lavorativo nei confronti del Palazzo, da parte della DHI. Prontamente assistito dai Patronati e dal suo avvocato di fiducia in questa fase si ricorre dinnanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che nella persona del giudice del lavoro dott. ssa Gabriella Gentile, si pronuncia con una sentenza favorevole nei confronti del lavoratore, il giudice motiva la sua decisione basandosi proprio sull’articolo 6 del CCNL comma 1: “Alla scadenza del contratto di appalto/affidamento ovvero in caso di revoca della gestione del servizio il rapporto di lavoro tra l’impresa cessante e il personale a tempo indeterminato addetto in via ordinaria o prevalente allo specifico appalto/affidamento è risolto…, poi prevede che l’impresa subentrante assume ex novo senza effettuazione del periodo di prova, tutto il personale in forza a tempo indeterminato”. Inoltre nella sentenza l’adito giudice evidenzia anche che il Palazzo era lavoratore a tempo indeterminato già dall’08.05.2009 della ditta Alba Paciello e comunque dal novembre 2014 così come si evince anche dalle buste paghe, e dunque nel periodo procedente agli 8 mesi, (240) che prevedeva già una cantierizzazione così come previsto dallo Statuto dei Lavoratori, e che inoltre il lavoratore rientrava nella previsione del passaggio di cantiere, ed era inserito nel relativo elenco. La sentenza emessa il 18.02.2016, condannava la DHI ad assumere il Palazzo Benedetto in qualità di lavoratore subordinato a tempo indeterminato e con le medesime funzioni che svolgeva quando era dipendente della Paciello Alba, con relativa condanna alle spese per la parte resistente.

Successivamente, vi è stato un ulteriore passaggio per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti solidi urbani presso il territorio Vitulatino, poiché nell’anno 2017, si aggiudica la gara d’appalto per cinque anni, la ditta Team 3R Ambiente s.r.l., con sede legale a Orbassano (Provincia di Torino), la quale riconobbe senza problemi la cantierizzazione del dipendente, che non dimentichiamo era stato già oggetto di una sentenza a se favorevole del tribunale di Santa Maria C.V.

Purtroppo il comune di Vitulazio, sembra non trovare pace per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, poiché vi è stato un ulteriore passaggio di cantiere, ed attualmente tale servizio di raccolta viene posto in essere dall’Econova, che subentra grazie alla cessione di un ramo d’azienda della Team 3R. Di conseguenza non essendo più la TM 3R operante sul territorio Vitulatino, ditta  che aveva riconosciuto l’operatore ecologico tra i propri dipendenti, ma essendo attualmente l’Econova, che come già scritto in procedenza è subentrata grazie alla cessione di un ramo d’azienda, sono iniziati nuovamente i problemi per il Palazzo che come scritto all’inizio di questo articolo, nella mattinata di ieri si è visto recapitare una raccomandata, dalla ditta Econova che gli comunicava la cessazione del rapporto lavorativo dal 01 luglio prossimo poiché lo stesso non era previsto negli atti di gara, dando inizio ad nuova odissea per questo lavoratore sposato e padre di tre figli.

Con la certezza che i sindacati e chi di dovere saprà tutelare la posizione del proprio iscritto, e che tale comunicazione sia impugnata nelle sedi opportune, poiché lo stessa riporta diverse incongruenze ed essendoci già una sentenza del tribunale di Santa Maria, che si era pronunciata a favorevolmente nei confronti dell’operatore oggetto del licenziamento.

Concludo esprimendo la mia solidarietà più vera e sincera, a chi in questo momento si trova a vivere giorni difficili, poiché in questa vicenda non ci dimentichiamo mai che parliamo di un padre di famiglia, che perde ciò che di più sacro dovrebbe essere garantito nella nostra nazione, che è “il diritto al lavoro”, ma che spesso viene dimenticato nonostante esso sia previsto dall’articolo 4 della nostra Costituzione.

Clicca qui per leggere la Sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in riferimento all’operatore ecologico Palazzo

Di seguito la lettera di licenziamento:

Avv. p. Francesco Iovino.

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