Donne ridotte in schiavitù e fatte prostituire: condannati in due a dieci e otto anni

Donne ridotte in schiavitù e fatte prostituire: condannati in due a dieci e otto anni

SPARANISE – La Corte d’Appello questa mattina ha condannato due uomini perché accusati di immigrazione clandestina, prostituzione minorile e tratta di persone. Si tratta di Gezim Gaxhja e Ardjan Kosta, entrambi albanesi. I due dovranno scontare rispettivamente una pena a 10 e 8 anni di reclusione. La sentenza di secondo grado ha ribaltato quanto stabilito nella precedente sentenza, quando i giudici condannarono gli imputati perché, a loro avviso, avrebbero fatto parte di una organizzazione criminale che, a partire dalla fine degli anni ’90 e fino al 2002, avrebbero fatto entrare in Italia numerose ragazze, poi fatte prostituire, ridotte in schiavitù e violentate. In Appello, invece, è caduto il reato associativo e sono stati assolti – con diverse formule, anche se per alcune contestazioni è stato dichiarato il ‘non doversi procedere’ per prescrizione – i presunti correi dei due albanesi: Nderim Salliu, Gezim Bullari, Marko Kosta, Armand Aliu, Artan Aliu e Adriatik Suli.

Nel corso delle indagini sugli imputati, è emerso che anche in un casale a Sparanise , le ragazze sarebbero state segregate e legate addirittura a un albero per essere malmenate. Non solo. dagli accertamenti investigativi era emerso poi che avevano avuto provocati anche aborti clandestini. Nacquero almeno tre procedimenti con altri imputati la cui posizione è stata già definita con condanne, o comunque per i quali è ancora in corso il processo.

Red.

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