Questione Ambientale in Terra di Lavoro. Se ne discute presso l’ISSR “S.Pietro”

Questione Ambientale in Terra di Lavoro. Se ne discute presso l’ISSR “S.Pietro”

CASERTA – La Fondazione AdAstra e il Movimento Difesa del Cittadinosede Provinciale di Caserta, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S.Pietro”, hanno organizzato un convegno dal titolo “La questione ambientale in Terra di Lavoro – La nuova normativa sugli eco – reati”. L’evento si terrà venerdì 23 ottobre 2015, alle ore 18:00, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Diocesana e dopo i saluti del Direttore della Fondazione AdAstraprof. Lorenzo Fiorito, e del Referente del Movimento Difesa del Cittadino provincialeavv. Paolo Colombo, interverrannodon Nicola LombardiDirettore ISSR “S.Pietro”, il dott. Raffaele PiccirilloDirettore Generale Affari Penali del Ministero di Giustizia, il dott. Nunzio FragliassoProcuratore Aggiunto della Procura di Napoli, il Gen. Sergio CostaGenerale del Corpo Forestale dello Stato, e il dott. Alfonso PiscitelliPresidente della Prima Commissione del Consiglio Regionale della Campania. A moderare l’incontro sarà don Nicola Lombardi.

Oltre 21 anni di attesa, dalla prima proposta di introdurre nel codice penale italiano il reato ambientale, ci sono voluti per approdare a questa nuova normativa che colma un vuoto nel quale industriali senza scrupolo e criminalità organizzata hanno fatto affari, costituito potentati e sottratto miliardi di euro sulla “pelle” del territorio italiano e quindi di tutti i cittadini italiani. Loro compresi. Dai numeri dell’ultimo rapporto sulle “ecomafie” di Legambiente, associazione in prima fila anche per l’approvazione di questa legge, si legge che per il 2014 sono circa 30.000 i reati commessi e accertati in campo ambientale, quasi 4 ogni ora, per un volume di affari che arriva ad oltre 22 miliardi di euro. Sono cifre impressionanti, per raggiungere le quali la corruzione gioca un ruolo fondamentale. Funzionari pubblici, colletti bianchi, imprenditori, veri e propri professionisti dell’ecomafia, sono “protagonisti in negativo” per questo tipo di reati.

Ecco perché questa non è una battaglia delle sole sigle ambientaliste e non riguarda strettamente solo l’ambiente, ma riguarda una percorso di civiltà che coinvolge tutti i cittadini italiani, tutti si devono sentire coinvolti.

C.S.

 

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