Pastorano, l’Unione sindacale di Base tuona contro la strana sintonia tra la Multicedi srl e la Ugl

Pastorano, l’Unione sindacale di Base tuona contro la strana sintonia tra la Multicedi srl e la Ugl

PASTORANO – Di seguito la nota stampa dell’Unione sindacale di Base:

AMORE CLANDESTINO: UGL E MULTICEDI UNITI NELLA LOTTA
Quella di ieri è stata una giornata nera per il sindacalismo casertano. Una pagina triste scritta da una strana coppia: una azienda allergica ai diritti e un sindacato complice che firma accordi senza rappresentare nessuno.
Grazie all’attiva complicità di UGL, infatti, i lavoratori del magazzino MULTICEDI sono stati esternalizzati senza essere stati MAI interpellati, senza essere stati MAI informati di tempi e modalità e anzi, dopo essere stati ACCUSATI di avere “scioperato senza motivo”.
Invece gli operai ci avevano visto giusto.
Mentre con la mano sinistra MULTICEDI scriveva un comunicato stampa in cui si affermava, testualmente: “sebbene [è] stato commissionato uno studio di fattibilità circa l’esternalizzazione dei servizi relativi alla gestione del magazzino, non [è] in realtà in programma alcuna esternalizzazione di tali attività” (16/12/2020), con quella destra avviava le procedure per esternalizzare tutti i dipendenti. Dunque hanno pubblicamente mentito sapendo di mentire.
Un atteggiamento semplicemente vergognoso, che ci restituisce la misura dell’approccio da padroni degli anni ’20 che questi signori adottano anche grazie a una legislazione frutto di decenni di attacchi ai diritti dei lavoratori.
Tuttavia, quello a cui ci troviamo di fronte è un sopruso consumato in violazione di legge ma che non sarebbe stato possibile senza la collaborazione attiva di UGL che ha firmato, avallandola, la procedura di esternalizzazione di 27 persone di cui ben 21 sono aderenti a USB e nessuno a UGL.
Un gioco di squadra per tradire i lavoratori, una collaborazione oscena nella quale MULTICEDI licenziava i nostri sindacalisti e UGL firmava gli accordi simulando una contrattazione sindacale che nella realtà non è mai avvenuta.
Quanto successo dovrebbe fare riflettere molti, anche nel fronte sindacale, sullo stato dell’arte della agibilità e democrazia nei luoghi di lavoro sui nostri territori. Proseguendo su questo crinale, si sta svuotando di senso il ruolo di chi dovrebbe difendere chi lavora e si sta promuovendo un modello in cui il sindacato è semplicemente una propaggine delle direzioni aziendali.
Noi non ci stiamo e, insieme ai nostri iscritti, siamo orgogliosi di aver portato avanti una battaglia giusta che ha squarciato il velo di ipocrisia e omertà che avvolge le realtà lavorative del nostro territorio.
Il nostro cammino continuerà dentro i magazzini e andremo avanti a testa alta nella lotta per il reintegro dei nostri sindacalisti licenziati per rappresaglia. Continueremo a costruire percorsi di dignità dentro e fuori dai luoghi di lavoro, per contrastare non solo l’arroganza padronale ma anche le derive di questi sindacati di comodo complici e asserviti.
SCHIAVI MAI!
USB Lavoro Privato

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