Pastificio Pallante: l’ex assessore Magliocca chiede maggiore chiarezza alla maggioranza

Pastificio Pallante: l’ex assessore Magliocca chiede maggiore chiarezza alla maggioranza

PIGNATARO M. – L’ex assessore Giovanni Magliocca chiede alla maggioranza consiliare più chiarezza sulla vicenda Pallante, la quale sarà all’ordine del giorno nel corso della seduta del Consiglio comunale convocata dal presidente Francesco De Rosa per la prossima settimana. Ecco l’intervento di Magliocca: 

Cari Amministratori della Maggioranza
Proprio non ci siamo, ci riferiamo al manifesto sullo “strano caso Fucile”, cui ci è sembrato più un attacco “ad personam” che non un manifesto di chiarifica e di giustificazione alla ostilità verso un opificio industriale chiamato “Pastificio Pallante”.

Infatti tutto quanto evidenziato, atteneva alla sfera personale del Fucile, circa il suo operato nella vicenda, ed altre, ma nulla che riguardasse le aspettative della cittadinanza circa la opportunità di lavoro che poteva e può offrire l’insediamento del pastificio. Nel premettere che nessuno ha istigato la raccolta delle firme, ne tanto meno il Fucile; considerato che gli aderenti di Forza Italia, Nuovi Orizzonti e l’Unione Disoccupati , credevano in questa opportunità, soprattutto per i tanti disoccupati e disagi di famiglie, ritenendo l’azienda compatibile col nostro territorio, si sono prodigati nella raccolta delle firme, ricevendo per l’occasione la condivisione di ben 700 cittadini di destra, centro e sinistra che oltre la faccia ci hanno messo la Tessera, cosa non da poco.

Ci saremmo aspettati all’occorrenza più rispetto per questi cittadini, i quali meritavano una risposta più chiara circa il diniego della Maggioranza a non volere dare seguito ad un Consiglio Comunale, ripetiamo, unico Organo deputato al rilascio della concessione in deroga al PRG. Purtroppo, così non è stato. Ci si è nascosti dietro un avvenimento verificatosi ad Orte di Atella, che nulla ha a che vedere con quanto si richiede a Pignataro.

Infatti, signori della maggioranza, quello denunciato sul manifesto è falso, poiché gli inquisiti di Orte di Atella si trovano ad essere tali, in quanto la magistratura, ha ravvisato nella concessione in deroga al PRG, di pertinenza di Giunta o Consiglio, un abuso, perchè non ricorreva il pubblico interesse. Si trattava di impianto da costruire di un privato, ma non ricadente nella categoria di pubblico interesse. Per chi non lo sapesse, e crediamo che nessuno della maggioranza lo sappia, la dichiarazione di “pubblico interesse” non la stabilisce il Sindaco o la Maggioranza, oppure il Consiglio Comunale, ma bensì è regolata da normative, e la costruzione di un opificio rientra nella definizione di pubblico interesse.

Perciò, riteniamo che la maggioranza non può arrampicarsi sugli specchi, o condividere cose che ignora, pur di sostenere una tesi che, per quello che comprendiamo, esiste solo nel pregiudizio della compravendita dei terreni. Poi se ci sono altri motivi oscuri o compromettenti lo si dica chiaramente senza alcuna difficoltà, in modo che tutti noi e i tanti disagiati che avrebbero visto qualche opportunità in questo insediamento, si convincano e rassegnino della impossibilità di questa speranza.

Tutto il resto non ci interessa, non ci interessano le guerre personali, le denunce, la fine dell’amministrazione o la delegittimazione di essa. Il nostro impegno dimostrato e acclarato dalla raccolta delle firme era spontaneo, sincero, non guidato da chicchessia, ma da tanti tra noi che vivono drammi personali e familiari, e volevano solo contribuire a costruire qualcosa di tangibile per il futuro dei nostri figli e nipoti.

Questa non è strumentalizzazione dei disoccupati, non è illudere chi ha bisogno, ma di sicuro è la volontà di incalzare l’Amministrazione ad avere idee e propositi per favorire insediamenti produttivi e trovare le giuste soluzioni ai disagi di tanti cittadini.

Giovanni Magliocca

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