Mercoledì le Solennità di Santo Stefano protomartire, patrono della Città di Vitulazio

Mercoledì le Solennità di Santo Stefano protomartire, patrono della Città di Vitulazio

VITULAZIO Il 26 dicembre, si celebra la solennità di Santo Stefano, primo martire e patrono del nostro paese. Mercoledì 26 dicembre 2012 alle ore 18.00, nella Chiesa Madre di Vitulazio sarà celebrata la Santa Messa Solenne, presieduta dal nostro Parroco Don Pietro Lagnese, alla quale prenderanno parte anche le autorità locali. Il giovane Stefano apparteneva alla prima comunità cristiana, che applicò integralmente la “carità fraterna”, infatti i suoi appartenenti mettevano i loro beni in comune con gli altri, e ad ognuno veniva distribuito equamente quanto bastava per il sostentamento giornaliero. Quando la comunità crebbe, gli apostoli affidarono il servizio di assistenza giornaliera a sette ministri della carità detti diaconi. Tra questi spicca il giovane Stefano che, oltre ad occuparsi dell’amministrazione dei beni comuni, si prodigava nell’annuncio della buona novella tanto da indurre i giudei a catturarlo, e portarlo nel sinedrio, dove venne giudicato e condannato alla lapidazione. Fu trascinato fuori dalla città e lapidato, durante l’eccidio Stefano primo martire, pronunciò le stesse parole di Gesù sulla croce:”Signore, non imputar loro questo peccato”. Nel 415 furono ritrovate le sue reliquie, e più tardi una parte di queste fu portata nell’isola di Minorca, dove gli abitanti cristiani per l’entusiasmo e la devozione per il primo martire, trucidarono gli ebrei emigranti sull’isola. La festa del primo martire fu celebrata sempre il giorno dopo il Natale, tra i “comites christi” coloro i quali erano stati più vicini alla manifestazione di Cristo perché per primi ne resero testimonianza. Saulo, testimone della sua lapidazione, ne raccoglierà l’eredità spirituale diventando Apostolo delle genti. La devozione verso Santo Stefano primo martire è già molto viva fin dal ritrovamento delle sue reliquie sparse in tutto il mondo, ma anche la nostra chiesa di Capua raccoglie nel suo tesoro un pezzo del braccio di S. Stefano, e giunge molto sentita fino ai nostri giorni.

Eugenio Cionti
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