L’Oms chiede di ridurre gli “atti di fumo” dei minori nei film. Uno studio rileva la maggiore propensione dei giovani ad emulare gli attori

L’Oms chiede di ridurre gli “atti di fumo” dei minori nei film. Uno studio rileva la maggiore propensione dei giovani ad emulare gli attori

Quante sono le Dive che ricordiamo per il loro modo voluttuoso di fumare? Quanti gli attori, belli e tenebrosi, ai quali associamo il fumo della sigaretta o della pipa? Per alcuni, pensiamo al celeberrimo tenente Colombo, il sigaro è diventato un vero segno di riconoscimento. Bene!

 L’Oms ha deciso di chiedere il divieto di fumo dei minori nei film. Secondo la terza edizione del documento Oms, il 44% dei film totali prodotti a Hollywood, e in Europa pare che le percentuali siano ancora più alte, presenta minorenni che fumano. In Germania cinque film su sei, entrati nella top ten dei più visti tra il 2010 e il 2013, mostravano attori che fumavano, in Francia 5 su 7 e in Italia 4 su 4. Molti studi sembrano legare il fumo nei film alla maggiore propensione dei ragazzi a fumare.


 E non stiamo parlando di pubblicità per cercare il miglior smartphone economico apprendistatoprovinciaroma, ma di qualcosa che danneggia la salute dei ragazzi. Roberta Pacifici, Dirigente dell’Osservatorio fumo, alcool e droga dell’Istituto superiore della Sanità ha affermato: “Noi abbiamo sollevato questo problema anni fa e un nostro studio aveva rivelato che c’era un ‘atto fumo’ ogni sette minuti nelle televisioni nazionali.  Su questo si è aperta una grande polemica, perché se si parla di divieti di utilizzare il fumo nell’espressione artistica ci si avvicina alla censura, noi chiediamo però una sensibilità di chi fa sceneggiatura e regia, perché molte delle azioni fumo sono solo riempitive”.

 Il nostro Ministro Lorenzin, qualche mese fa, ha provato a proporre lo stesso divieto e da subito c’è stata una levata di scudi da parte degli autori cinematografici che hanno gridato proprio alla censura e al controllo. Uscendo dalla tematica che lega il fumo al cinematografo, sono state accolte con più entusiasmo le nuove misure antifumo, come, ad esempio, quella che prevederà anche da noi l’utilizzo di immagini shock per dissuadere il consumo di tabacco. Nel provvedimento è scritto, inoltre, che “è vietata la pubblicità di liquidi o ricariche per sigarette elettroniche contenenti nicotina che sia trasmessa all’interno di programmi rivolti ai minori e nei quindici minuti precedenti e successivi alla trasmissione degli stessi in televisione nella fascia oraria dalle 16 alle 19”.

Commenta con Facebook