Le preoccupazioni che si celano dietro la realizzazione di una centrale a biomasse dopo il “caso Scotti” a Pavia

Le preoccupazioni che si celano dietro la realizzazione di una centrale a biomasse dopo il “caso Scotti” a Pavia

CALVI R. – I Consiglieri Marrocco e Cipro esprimono le loro preoccupazioni in merito alla questione riguardante la posizione assunta dall’Amministrazione comunale di Calvi Risorta alla presunta installazione di una Centrale a Biomasse.

“E’ da qualche giorno  la notizia che gira sul web , risalente al 2011, “dello scandalo che ha coinvolto  la centrale elettrica della Scotti a Pavia. Secondo l’accusa, al posto delle biomasse, venivano bruciati rifiuti di vario tipo, alcuni dei quali classificati come pericolosi,  (tra cui legno, plastiche, imballaggi e fanghi di depurazione di acque reflue) con concentrazioni di inquinanti (soprattutto metalli pesanti) superiori ai limiti consentiti dalla legge”.

A fronte di queste notizie cresce la nostra preoccupazione sulla presunta realizzazione di una centrale a biomasse sul territorio dell’agro caleno, precisamente sull’ex area Pozzi. La nostra contrarietà poggia essenzialmente su vari punti più volte affrontati:  ci sono seri dubbi sulla compromissione del territorio e gravi rischi sulla salute. Tecnicamente la centrale sembra non essere pericolosa, ma chi ci assicura il funzionamento a norma di legge?  E’ notizia certa (abbiamo vari esempi) che gli impianti industriali per biomasse sono il più delle volte un trucco per “far digerire” un inceneritore.

E intanto la  preoccupazione cresce per l’assenza o l’indifferenza   delle istituzioni. I politici, come sempre,  non fanno niente, se ne restano in silenzio. E se parlano è come se non fossero stati mai testimoni, consapevoli o inconsapevoli, dello scempio che si stava perpetuando sotto i loro occhi. A livello nazionale e regionale, dopo anni di corruzione, di collusione e connivenza tra politici e criminali, “nessuno” (!!!) è responsabile dell’avvelenamento che sta mettendo in ginocchio l’intero Paese. A livello locale c’è un sindaco e degli amministratori che sono inerti nel difendere “Terra Mia”, favorendo un progetto (così  è sembrato di capire e sperando di esserci sbagliati!!!)  avversato da tutti i Sindaci dei comuni limitrofi, nessuno escluso. Stravolgere un territorio come quello caleno, Campania Felix, a prevalenza agricolo e con moltissime realtà produttive di qualità, già fortemente penalizzato, è impensabile.  Per quale motivo? Quali vantaggi ne trae la comunità di Calvi Risorta? Far credere che ci possa essere  qualche posto di lavoro? Alla luce di quanto riportato, quanto potrebbe costare in termine di vite umane o di danno ambientale? (Papa Francesco in uno dei suoi recenti moniti ha sottolineato: “Chi corre dietro al nulla diventa lui stesso nulla”!)

Guardiamo la realtà dei fatti e comportiamoci con la massima coerenza possibile! La gente muore,  le patologie di cancro e di leucemia sono fortemente aumentate negli ultimi anni, e i più esposti sono i bambini. E’ ovvio che i cittadini siano sfiduciati e sembrano rassegnarsi alla logica del sistema, ma è inammissibile accettare una simile situazione:  è in gioco il futuro specialmente dei nostri figli.

Ricordiamo che a Calvi Risorta è attivo il Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse che lotta per la salvaguardia del nostro territorio, con lo slogan “scendi in strada per difendere l’Agro Caleno”. Il Comitato  organizza per sabato 12 ottobre 2012 un presidio all’esterno dell’ex Pozzi. Facciamo sentire la nostra voce, nessuno ha il diritto di decidere per noi… abbiamo  il dovere di riflettere e ribellarci”.

 SCANDALO CENTRALE BIOMASSE: IN MANETTE DARIO SCOTTI

www.ilmondodipavia.it/pagina.php?b=QddHzH–qG‎

Centrale biomasse Pavia, arrestato il patron di Riso Scotti. Altri tre in …

Luciana Antinolfi


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