L’Amministrazione comunale stecca l’autopromozione davanti alle telecamere della Rai a Calvi Vecchia

L’Amministrazione comunale stecca l’autopromozione davanti alle telecamere della Rai a Calvi Vecchia

CALVI R. – Giusto per ribadire che si trattava soltanto di una messa in scena, lo spettacolo si è chiuso con il passaggio di tre aerovelivoli (probabilmente provenienti dall’Aviosuperficie La Selva) e dall’interruzione improvvisa della diretta su Rainews 24. Perché di serio, nella manifestazione organizzata a Calvi Vecchia (proprio di fronte alla cattedrale di San Casto) ieri, per l’arrivo delle telecamere del TgR, c’era ben poco (giusto il banchetto con le ragazze vestite con abiti tipici e una mini banda musicale). Intervistati dal giornalista Enzo Perone, – in successione – il Presidente del Consiglio comunale Silver Mele, il sindaco Antonio Caparco e il responsabile della Sovrintendenza Archeologica Antonio Salerno, non hanno trovato di meglio che lamentare la mancanza di fondi e il “sacco” dei resti dell’Antica Cales.

Delle istituzioni che non riescono nemmeno a portare la corrente elettrica nel teatro romano, che non hanno saputo nemmeno attrezzare un museo e che vorrebbero far costruire alle spalle di un’area di grandissima importanza storico-archeologica, un ecomostro per far arricchire dei privati (gli Iavazzi) e depauperare una ricchezza comune; possono lamentarsi senza sottolineare le proprie responsabilità? Ai lettori la quasi scontata risposta. Per fortuna che tra il pubblico il “Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse”, con la propria silente presenza, ha “assordantemente” manifestato la contrarietà ad un progetto perorato proprio dal primo cittadino e che rischia di mettere una pietra tombale sulla speranza di valorizzare l’Antica Cales.

Nelle ore successive, proprio gli ambientalisti contrari all’ennesima centrale, hanno lanciato questo messaggio su Facebook: “Di ritorno dalla diretta del Tg3 Campania e di Rai News 24 alla Cattedrale di Calvi Risorta. C’erano l’amministrazione di Calvi Risorta e la Sovrintendenza di Caserta a parlare del degrado in cui vive cales, fingendo di non avere alcuna responsabilità in merito e il “Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse” alle loro spalle a ricordare a tutti che la Centrale a Biomasse che stanno sponsorizzando finirà di distruggere tutto e che l’intero territorio dell’Agro Caleno ha bisogno di un’urgente bonifica fatta con trasparenza e partecipazione delle comunità. Comitato No Biomasse sempre presente e sempre pronto ad intervenire per la tutela dell’Agro Caleno. Vogliamo risposte su quale sia l’utilità di costruire una centrale a biomasse nell’area ex-Pozzi, sito industriale altamente inquinato, a 300 metri dalla centrale termoelettrica di Sparanise, a 500 metri dal sito archeologico di Cales”.

Red.

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