La lettera aperta di Filippo Abbate ai suoi concittadini bellonesi: non sarò un sindaco da ”manovrare”

La lettera aperta di Filippo Abbate ai suoi concittadini bellonesi: non sarò un sindaco da ”manovrare”

Cari concittadini, la nostra Città si prepara ad affrontare le elezioni per la nomina del Sindaco e del Consiglio Comunale. Il 6 e 7 maggio prossimi saremo tutti chiamati a decidere del nostro futuro attraverso una scelta che non dubito sarà la più giusta e la più utile per tutti. La campagna elettorale si caratterizzerà, come è normale, di posizioni a volte contrastanti tra le diverse compagini che si proporranno alla guida di Bellona. E fin qui va bene, anzi deve essere così poichè è il confronto tra diverse idee ed esperienze che stimolerà le migliori decisioni per produrre il massimo risultato. Altra cosa, invece, è prodigarsi per ostacolare il fisiologico corso della competizione con operazioni ambigue e fuorvianti che farebbero solo perdere tempo ed occasioni di crescita e sviluppo di cui abbiamo più che mai bisogno per il rilancio del nostro territorio. Io e le persone che mi affiancano siamo impegnati proprio ed esclusivamente su questo, sulla ricerca di ogni possibile evoluzione della nostra condizione con l’obiettivo di lanciare Bellona oltre i confini delle numerose problematiche che ancor oggi ci attanagliano e ci tengono stretti in una condizione decisamente da migliorare. È necessario, a questo punto, esprimere la mia sincera gratitudine a quanti si accingono a viaggiare insieme a me in questa avventura che prevedo faticosa ma fruttuosa allo stesso tempo. Grazie, allora, a tutti coloro che hanno creduto in me proponendomi alla guida della Città. Grazie, per aver deciso di condividere con me una esperienza che riscuoterà il favore della gente che ha voglia di crescere. Grazie, per avermi dato la possibilità di spendere le mie energie per la Città che amo, la mia Bellona. Questa riconoscenza non discende da considerazioni a caso perchè la mia candidatura a Sindaco ha già attraversato momenti di sofferenza che, fortunatamente, abbiamo superato. Si, perchè dall’affacciarsi del mio nome nella sezione cittadina del PDL sono cominciate a concretizzarsi manovre ostruzionistiche che miravano a screditarmi, a umiliarmi ed a creare condizioni di impercorribilità del progetto elettorale che abbiamo in mente. Si è detto che non avevo le qualità giuste per guidare la Città, che non avevo la capacità di aggregare, non rappresentavo il “ceto sociale alto”, che la mia condizione di cittadino umile non mi dava la dignità necessaria ad indossare la fascia tricolore. Questo ed altro si è detto in un contesto che mi ha lasciato man mano isolato, sospinto a mollare o ad accettare di diventare sindaco manovrato. Ma non ci sono riusciti. Quelli che hanno lavorato e sperato di ostacolare il nostro cammino adesso si dovranno ricredere e dovranno impegnarsi, se lo vorranno, a misurarsi sulle reali questioni che stanno a cuore alla nostra gente e a mettere da parte comportamenti che rasentano l’offesa. D’altra parte, chi può pensare che le persone umili siano le meno indicate a rappresentare una società che di tutto può aver bisogno tranne che di spacconeria? Le persone che fanno parte della lista che mi appoggia ed io siamo fieri di essere umili. Siamo orgogliosi di presentare il sacrificio che ha caratterizzato quel poco che ognuno di noi ha costruito. Siamo, allora, sicuramente degni di rappresentare Bellona ed i bellonesi dentro e fuori le mura della Città e sorreggeremo con ammirazione e rispetto la fascia tricolore se ci sarà assegnata. Chi tenterà ancora a screditarci esibendo stupide altolocazioni ed altrui umiltà, sappia che potrà offenderci ma non sminuire il nostro entusiasmo perchè noi siamo più che mai convinti che solo chi riesce a rispondere a sè stesso potrà rispondere alle istanze della propria gente e del proprio territorio. Bellona, 18 marzo 2012 Filippo Abbate

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