La conferenza dei servizi boccia il pastificio di Antonio Pallante. Per il Rup la domanda non è accoglibile

La conferenza dei servizi boccia il pastificio di Antonio Pallante. Per il Rup la domanda non è accoglibile

 

PIGNATARO M. – In attesa di redigere le motivazioni finali (che arriveranno dopo la valutazione delle osservazioni del proponente), il Responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Girolamo Parente, ha bocciato la richiesta di variazione del Piano regolatore generale del Comune di Pignataro, presentata dalla società di Antonio Pallante per la costruzione di un pastificio industriale sulla strada statale Casilina (in località San Girolamo). Questo è stato l’esito della sesta riunione della conferenza dei servizi che ha avuto luogo lunedì scorso (7 ottobre) nell’aula consiliare del polo civico “Franco Imposimato”.

L’incontro si è aperto con l’ennesimo tentativo degli avvocati incaricati dalla ditta “Pastificio Antonio Pallante srl”, di utilizzare nuovi elementi per cambiare l’inerzia del procedimento. Con la nota numero 8139 del 26 settembre scorso, l’avvocato Vincenzo Bizzarro ha comunicato al Rup che i terreni sui quali si vorrebbe costruire il pastificio non sarebbero liberi ma “gravati da asservimento con vincolo di inedificabilità a favore del Comune, disposto a beneficio della realizzazione di un manufatto da parte di adiacente azienda agricola”. Comunicazione che ha costretto il sindaco Raimondo Cuccaro (presente ai lavori) a predisporre degli accertamenti sulla veridicità delle asserzioni riportate nella nota, poiché – sempre secondo il primo cittadino – le varianti al Prg possono interessare solo terreni liberi e non asserviti. Se, infatti, i terreni acquistati da Pallante fossero stati “vincolati”, l’iter della Conferenza dei servizi sarebbe risultato improcedibile. Interpretazione criticata dal rappresentante del Settore urbanistico della Provincia di Caserta, l’architetto Angelomichele Fracassi, il quale – pur riservandosi di approfondire la materia – ha obiettato che la presenza di un asservimento sui terreni non sembrerebbe pregiudizievole per la procedibilità della variante al Prg.

Conclusi i lavori, il responsabile dell’Ufficio tecnico, prendendo atto anche della decorrenza dei termini procedimentali, ha preannunciato che la richiesta di Pallante sarà rigettata per il dissenso espresso dalla Sopraintendenza, il cui parere sarebbe vincolante e determinante per bloccare l’iter, e per i dettami della normativa, la quale recita che le previsioni di un Piano Regolatore o di una sua variante sarebbero riferite all’edificazione futura e non anche alle costruzioni esistenti o aree non libere. Tutto ciò rende, secondo il Rup, la domanda di variante al Prg inaccettabile e quindi blocca sul nascere il progetto.

La palla adesso passa nelle mani di Pallante, il quale ha diritto di presentare le proprie osservazioni alle decisioni della Conferenza dei servizi. L’avvocato Gentile, a nome della società, derogando al termine di dieci giorni, ha ottenuto una dilazione di venti giorni dei termini per la presentazione di eventuali critiche alla procedura adottata dal Rup. Soltanto quando saranno valutate queste ulteriori osservazioni, Parente potrà pubblicare la relazione finale del procedimento.

Red. cro.

Commenta con Facebook