L’annus horribilis della politica “calena” tra minimalismo e miopia, nei partiti e nelle istituzioni

L’annus horribilis della politica “calena” tra minimalismo e miopia, nei partiti e nelle istituzioni

AGRO CALENO – Mentre sul territorio continuano le speculazioni affaristiche dei gruppi imprenditoriali che si avvalgono degli imbarazzanti silenzi del Pd casertano e dei legami con il gruppo di potere che ruota intorno all’Udc zinziano (erede del cosentinismo pidiellino e di quel consociativismo con i “democratici” che per anni ha depauperato le risorse locali), le Amministrazioni e la politica locale, nell’anno appena trascorso, hanno nuovamente rimandato (probabilmente sine die) l’avvio di un processo di pianificazione seria del territorio al fine di preservare le residue risorse rimaste. I Comuni dell’Agro caleno si sono divisi all’interno e all’esterno. Sui progetti che prevedono la costruzione di un gassificatore a Capua e di una centrale a biomasse a Calvi Risorta, sono andati in ordine sparso, tra disinformazione, ignoranza e interessi di bottega. Pochi e inefficaci i tentativi di accordo su scelte comuni che potrebbero vanificare i tentativi di depredare il territorio nei prossimi anni.

A Sparanise, come a Vitulazio e Calvi Risorta, i fari ormai sono puntati sulla prossima campagna elettorale. Mariano Sorvillo e Achille Cuccari, per motivi diversi, temono di non riuscire a riconfermarsi alla guida dei rispettivi Comuni. Le preoccupazioni di Antonio Caparco, invece, sembrano risiedere lontano dalle mura che lo vedono da anni protagonista indiscusso della scena. La spinosa vicenda della cava Fabbressa, infatti, rischia di travolgerlo politicamente e non solo.

A Pignataro Maggiore la politica sembra essersi ingolfata tra buche, palle e livelli. Dopo aver tagliato i costi del Cda della Patrimonio srl e del portavoce del sindaco (il buon Salvatore Minieri offre le sue prestazioni a costo zero, mentre altrove ci sono laute ricompense), la riduzione delle indennità a Palazzo Scorpio continua a farsi attendere. Come ad attendere sono i cittadini che tra scambi di bandiere e di acronimi, Pd, Pdl, Udc, Fi, An, vedono in giro sempre le stesse facce. Insomma, una porta girevole che rende il “Paese della Musica” il “Borgo dei Gattopardi”.

Non va meglio a Pastorano e Bellona, dove le grandi questioni Ilside srl, Caturano e Puc, sono oscurate dallo scontro sulla trasparenza e sul decoro urbano. Vedremo se il 2014 sarà un anno di rinsavimento politico.

Red. pol.

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