L’Amministrazione comunale richiede lo stato di calamità naturale

L’Amministrazione comunale richiede lo stato di calamità naturale

CAPUA – L’esondazione del fiume Volturno ha provocato danni alla città di Capua. Una piena che ha fatto tracimare il corso d’acqua in diverse  località Santella, in località quali Porta Roma o via La Monica, con danni ancora da quantificare. Come preannunciato dal consigliere comunale Marco Ricci, l’Amministrazione comunale rappresentata da Carmine Antropoli, ha voluto dare una risposta concreta ai cittadini. Così  la Giunta Municipale ha votato in data 20 ottobre 2015 apposita deliberazione per richiedere lo stato di calamità naturale per il territorio di Capua per l’esondazione del fiume Volturno dei giorni 15 e 16 ottobre 2015. Il consigliere Giuseppe Chillemi in merito: “ L’esondazione ha creato ingenti danni anche al sistema fognario e stradale. L’amministrazione comunale ha agito con prontezza, perché numerose sono state le zone di Capua, dal centro storico con via Porta Fluviale, loc. Santella, via Seminario, via Conte Landolfi, via Bartolomeo De Capua ma anche zone meno centrali come via Giardini, via Brezza, Via Santa Maria La Fossa. L’Amministrazione dunque è vicina ai suoi cittadini per aiutarli a superare questo momento molto difficile”. Il consigliere comunale Marco Ricci : “ Attualmente si stanno acquisendo numerose richieste di risarcimento del danno subite dai cittadini di Capua, sia per le attività commerciali, sia per le abitazioni, oltre la definizione di compiti metrici estimativi per il ripristino della parte della rete fognaria interessata all’esondazione. Il nostro impegno è quello di far pervenire questa istanza in tutte le sedi competenti. I cittadini  sappiano che possono tranquillamente avere nell’Amministrazione comunale un proprio punto di riferimento. Stiamo già valutando, d’accordo con il sindaco Antropoli, la possibilità di esenzione della TARI per le famiglie colpite dall’esondazione. Mercoledì 21 ottobre le scuole di Capua rimarranno chiuse. ”.

C.S.

 

 

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