Incendio doloso davanti all’abitazione dell’avvocato Franco Nardiello: distrutta anche la sua vettura

Incendio doloso davanti all’abitazione dell’avvocato Franco Nardiello: distrutta anche la sua vettura
BELLONA – “Posso dire che confido nelle forze dell’ordine che sicuramente stanno facendo di tutto per scoprire gli autori di atto indegno”. Queste sono state le prime parole dell’avvocato penalista del foro di Santa Maria Capua Vetere, Franco Nardiello, oggetto qualche notte fa di un grave atto intimidatorio. Dei malviventi, infatti, hanno provocato un incendio doloso che ha danneggiato una parte dell’abitazione e distrutto la sua vettura (un’Opel Corsa) Tutto ciò agli investigatori è apparso come un atto intimidatorio. I banditi sarebbero entrati in azione, stando attenti a non essere visti. Poi avrebbero appiccato il fuoco alla vettura posizionata all’interno del cancello dell’abitazione. Le fiamme hanno distrutto la vettura, arrivando a toccare anche un’ala della casa, dove c’era anche la mamma del penalista. “Stavano per far morire la mia anziana madre. Io non c’ero in casa ma c’era lei e dormiva. Sono stati i vicini a dare l’allarme a permettere di farla trarre in salvo”. Un raid avvenuto di notte all’esterno dell’abitazione sita tra via Martiri di Bellona e via Macello. Massima riservatezza sulle indagini del caso seguite dai carabinieri della stazione di Vitulazio e dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Gli attentatori, stando ad una prima ricostruzione, si sarebbero recati per due volte in casa Nardiello. Ed è nella seconda occasione che il raid è andato a segno. Le fiamme sono state appiccate con l’utilizzo della benzina in più punti come accertato anche dai rilievi dei carabinieri della locale stazione. Sul tavolo dei militari la denuncia da parte dell’avvocato per “incendio doloso e danneggiamento”. Fortunatamente i vicini di casa si sono accorti del rogo ed hanno allertato i vigili del fuoco di Caserta. L’intervento dei caschi rossi è stato immediato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri ed i sanitari del 118 che hanno soccorso la madre di Nardiello. La comunità è scossa, anche perchè si tratta di una famiglia conosciuta e benvoluta in città. Le indagini si ruotano a 360 gradi senza escludere nessuna pista.

 

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