La Dhi autorizzata a realizzare un nuovo impianto per i rifiuti. Il parere sfavorevole del Comune non basta

La Dhi autorizzata a realizzare un nuovo impianto per i rifiuti. Il parere sfavorevole del Comune non basta

PASTORANO – La zona industriale di Pastorano si candida sempre di più a essere la pattumiera dell’Agro caleno e, probabilmente, una delle più importanti di Terra di Lavoro. Dopo la localizzazione di un impianto per i rifiuti speciali gestito dalla E.so.gest. dei fratelli Sorbo, in località Spartimento (sulla strada statale Appia) tra poco sarà realizzata una nuova discarica. La responsabile del Settore ecologia della Provincia di Caserta, Maria Flora Fragassi, con decreto dirigenziale numero 132 del 5 settembre scorso, ha concesso l’autorizzazione unica per la realizzazione e la gestione di un impianto di trattamento rifiuti non pericolosi, alla Dhi Di Nardi Holding Industriale srl (oggi Dhi Di Nardi Holding Industriale SpA) di Alberto Di Nardi.

La famiglia Di Nardi, molto vicina all’ex presidente del Cub, Antonio Scialdone, il 24 gennaio del 2011 aveva presentato una richiesta per l’approvazione del progetto e l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto su un’area di 2.340 mq. Nella conferenza dei servizi del successivo 10 novembre, l’istanza era stata al centro di una dibattuta controversia tra gli enti intervenuti. Mentre l’Asl aveva sospeso il parere per alcuni chiarimenti e l’Arpac e la Provincia di Caserta avevano accolto favorevole l’istanza, il Comune di Pastorano oppose il proprio diniego. Sulla scorta di alcune delibere del Consiglio Comunale (la numero 3 del 10.01.2008 e la numero 25 del 12.10.2010), ma senza fornire le specifiche indicazioni sulle modifiche progettuali, ritenendo soltanto che l’attività potesse essere incompatibile con la presenza nelle vicinanze di un’area residenziale e di aziende agricole a marchio DOP e ICG, l’ente di via Caracciolo non garantì il lasciapassare.

Poiché il parere sfavorevole del Comune era motivato da questioni attinenti alle sue funzioni di massima autorità sanitaria, il presidente della CdS, prendendo atto dei pareri espressi, rimise la questione al Consiglio dei Ministri. Nel corso della riunione convocata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (il 5 maggio dello scorso anno), alla quale parteciparono la Regione Campania, la Provincia di Caserta, il Comune di Pastorano, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero della Salute (erano assenti l’Arpac Campania e l’Asl Caserta); venne chiesto al rappresentante di Palazzo Santa Lucia di provvedere a richiedere delle integrazioni al progetto.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delibera del 15 giugno 2012, decise che sussisteva la possibilità di procedere, con le prescrizioni previste, alla realizzazione dell’impianto. Visto il parere favorevole del governo centrale, è stata riconvocata una nuova conferenza il 26 novembre per il prosieguo dell’iter procedurale e la presa d’atto del parere del Consiglio dei Ministri. Nel corso di quella riunione, però, i rappresentanti del Comune non si presentarono per sostenere le proprie posizioni, inviando semplicemente una nota nella quale si ribadiva il parere negativo fondato sulle stesse eccezioni presentate in precedenza.

Nella seduta conclusiva del 14 maggio, è stato acquisito il parere favorevole dal Consiglio dei Ministri. Poiché il progetto è stato adeguato alle prescrizioni previste, la Dhi è riuscita a ottenere l’autorizzazione per dieci anni. I Di Nardi dovranno ultimare i lavori in 18 mesi e potranno gestire soltanto rifiuti non pericolosi, attraverso le operazioni di scambio, per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11 (R12), messa in riserva (R13). Le tipologie ammissibili allo stoccaggio ed i quantitativi annui di rifiuti non pericolosi da gestire nell’impianto sono riportati, per singola tipologia di rifiuto con le relative operazioni, nella tabella riportata dal decreto e non possono superare complessivamente i 12.750 tonnellate annue.

Ecco il decreto della Provincia: DECRETO_DIRIGENZIALE_AGC05_6_N_132_DEL_05_09_2013

Red. cro.

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