Il Romanticismo e il Risorgimento italiani rivisitati con gli occhi di Francesco Hayez. Anche le diverse versioni de “Il Bacio” nella mostra allestita in piazza della Scala a Milano

Il Romanticismo e il Risorgimento italiani rivisitati con gli occhi di Francesco Hayez. Anche le diverse versioni de “Il Bacio” nella mostra allestita in piazza della Scala a Milano




MILANO – Il simbolo di un processo prima culturale e poi politico che portò l’Italia all’unificazione. È questo che rappresenta “Il Bacio”, l’opera di Francesco Hayez esposta dal 7 novembre 2015 e fino al 21 febbraio 2016 insieme con un altro centinaio di quadri del pittore veneziano, considerato – insieme con Alessandro Manzoni e Giuseppe Verdi – tra i sostenitori più autorevoli degli ideali romantici, nazionalisti e patriottici del Risorgimento italiano.

Curata da Fernando Mazzocca e coordinata da Gianfranco Brunelli, la mostra è stata realizzata da Intesa San Paolo in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti e la Pinacoteca di Brera, e con le Gallerie dell’Accademia di Venezia, nella sede museale della banca in piazza della Scala a Milano. I 120 dipinti esposti ripercorrono le varie fasi creative dell’artista: dal periodo neoclassico veneziano prima e romano poi, fino ad arrivare a quello romantico di Milano. Da “La morte di Abradate” (1813) e “Papa Urbano II sulla piazza di Clermont predica la prima crociata” (1835) a “L’ultimo abboccamento di Jacopo Foscari con la propria famiglia” (1838- 1840), fino ad arrivare al già menzionato “Bacio”, dipinto-icona che contribuisce a esprimere le attese e le inquietudini legate al processo risorgimentale.

L’evento, oltre a mettere a confronto le diverse versioni di alcuni dipinti (le due della Malinconia e le tre del Bacio), mostra la versatilità di Hayez che si è confrontato con generi e soggetti diversi. Dipinti che, nello straordinario palcoscenico romantico milanese, videro rappresentata anche la stessa immagine del pittore, non solo negli autoritratti ma anche tra il “pubblico” degli eventi che ha saputo raccontare con il suo pennello.

Le opere di Hayez, inoltre, sono state messe a confronto con quelle di un altro gigante della cultura italiana: Antonio Canova. La scultura raffigurante la “Maddalena”, posta dopo i quadri dell’artista veneziano, rappresenta un elemento di confronto tra due artisti le cui opere valorizzano il romanticismo italico.

Il catalogo della mostra è stato pubblicato da Silvana Editoriale, con un saggio di Mazzocca e contributi di: Andrea Carini, Roberto Cassanelli, Cecilia Ghibaudi, Laura Lombardi, Isabella Marelli, Chiara Nenci, Stefano Provinciali, Valter Rosda, Gea Storace, Camillo Tonini e Francesca Valli.

All’interno della galleria è stato possibile anche ammirare pezzi d’autore delle avanguardie italiane con le opere di Giorgio De Chirico, Piero Manzoni e Lucio Fontana.

Red.

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