“Il Paese che vorrei”: non ci metteranno il bavaglio perché siamo uomini liberi. Continua la polemica a distanza con il sindaco

“Il Paese che vorrei”: non ci metteranno il bavaglio perché siamo uomini liberi. Continua la polemica a distanza con il sindaco

PASTORANO – Sono passati cinque anni da quando una cricca raccogliticcia e male assortita di avventurieri della politica senza scrupoli, sta portando il nostro Comune sull’orlo del baratro sociale, civile ed economico. Quella che si avvia – finalmente – alla fine, è stata senza dubbio l’Amministrazione più fallimentare che la storia del nostro paese ricordi! In questi anni abbiamo vissuto una rivoluzione al contrario: mentre tutto il mondo andava avanti, noi marciavamo spediti all’indietro come i granchi. Mai e poi mai avremmo pensato di riscoprire vizi e peccati, che dopo anni di lotte civili, politiche e culturali credevamo di aver messo da parte! E invece il servilismo, il personalismo, i piccoli inciuci, le furberie, i ricatti verso i più sfortunati e le prepotenze sono tornati a farla da padroni!

Non è mai successo che la stessa Maggioranza e la stessa Giunta, mentre sono ancora in carica, si presentino divisi e uniti alle Elezioni Amministrative con due Liste diverse e con il rischio di vederne tre, senza sentire nemmeno il dovere di spiegare ai cittadini i motivi delle loro divisioni e litigi anche pubblici! Se tanto amano il loro “paesello”, come mai invece di pensare agli interessi della comunità pensano solo ai loro?

Sono arrivati al punto che considerano il Comune “Cosa loro” e tutti quelli che in qualche modo si oppongono devono essere ostacolati e messi all’indice! Quello che fa male di più è la mancanza di rispetto verso i giovani presenti nella nostra lista! Sin dal primo momento hanno cercato in tutti i modi di ostacolarli usando insulti, mezzucci e sotterfugi degni di un paese a regime totalitario!

SE NON HANNO PAURA, come mai hanno festeggiato quando per un motivo banale ci è stata sottratta una candidata?

SE NON HANNO PAURA, come mai si sono spartite unitariamente le nomine per gli scrutatori?

SE NON HANNO PAURA, come mai stanno cercando in tutti i modi di non farci parlare in pubblico? Come mai il Sindaco all’una di notte  (sic!), alla vigilia della nostra presentazione nel Centro Sociale del 12 Aprile, si è presentato nella nostra sede annunciando che non poteva concederci l’uso della struttura perché occupata da altri, cosa che poi si è dimostrata clamorosamente non vera?

SE NON HANNO PAURA, come mai sono così terrorizzati dall’idea di vederci di nuovo parlare in pubblico? Forse perché loro non l’hanno ancora fatto e forse non lo faranno mai?

La chicca l’hanno realizzata ieri (18.04.’12) quando i due capi della Giunta unita-divisa, anche in assenza dei loro gregari,

CI HANNO NEGATO L’USO DEL CENTRO SPORTIVO “C.Caricchia” PER QUESTA SERA (19.04.’12),

data in cui desideravamo presentarci anche agli elettori di Pantuliano, adducendo motivazioni pretestuose come quella che afferma che il suddetto centro “non è predisposto per conferenze e dibattiti”.

Ora, fermo restando che non abbiamo intenzione di adire a nessuna via legale – anche se riteniamo che la Giunta unita-divisa, non ha espletato tutti gli adempimenti previsti dalla legge elettorale -, per non passare per ignoranti e cretini, vorremmo solo ricordare a loro (perché i cittadini lo ricordano) che quella struttura pubblica è stata già giustamente utilizzata innumerevoli volte per altre attività. Noi eravamo pronti ad assumerci ogni responsabilità per eventuali danni arrecati a persone o cose.

Pertanto noi parleremo comunque, con o senza pioggia, in Piazza Testa a

PANTULIANO, VENERDÌ 20 h. 19.30.

Ad ogni modo, non riusciamo a spiegarci il motivo di una decisione così “CORAGGIOSA”

se non con una sola parola:Paura

“Il Paese che vorrei”

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