Il Napoli riesce ad autoeliminarsi dalla Champions nella gara contro l’Athletic Bilbao: troppi svarioni

Il Napoli riesce ad autoeliminarsi dalla Champions nella gara contro l’Athletic Bilbao: troppi svarioni

NAPOLI – È solo fine agosto e siamo giusto alla seconda partita di quella che si prospetta come una lunga e difficile annata. Io intanto ho già raggiunto un livello di frustrazione pari a quello che avevo accumulato intorno alla 30° giornata dello scorso campionato. Il Napoli ne prende 3 o ne realizza 4, di cui 3 nella sua porta (credetemi, ancora non l’ho capito), e dice addio alla Champions League. Riavvolgiamo il nastro e raccontiamo tutto dall’inizio.

Si riparte dall’1 a 1 dell’andata che già aveva lasciato parecchio perplessi. Gli azzurri devono vincere o quanto meno pareggiare con un risultato dal 2 a 2 in poi. Benitez schiera i suoi con l’ormai classico 4 2 3 1 ma, rispetto alla settimana scorsa, opera qualche cambio. Rafael in porta, linea difensiva composta da Maggio, Albiol, Koulibaly e Ghoulam, Gargano e Jorginho ad interdire e Callejon, Hamsik e Mertens a ridosso di Higuain. Modulo speculare per i padroni di casa che si presentano sul terreno di gioco con Iraizoz, De Marcos, Gurpegi, Laporte, Balenziaga, Iturraspe, Rico, Susaeta, Benat, Muniain  e  Aduriz. Teatro del tutto lo spettacolare San Mamés, che fa paura a me da casa, figuriamoci alle 11 controfigure degli azzurri scese ieri in campo.

Si incomincia e i baschi mettono subito in chiaro le cose. Pressing alto che schiaccia il Napoli nella sua metà campo. I primi 20 minuti vedono Hamsik e co. incapaci di imbastire una azione degna di tale nome e un centrocampo totalmente assente. Il possesso palla è ad appannaggio dei nostri avversari che solo per imprecisione non chiudono il primo tempo in vantaggio per 2 a 0. Gli azzurri si vedono solo grazie ad uno spunto individuale di Higuain, il quale calcia di poco a lato. La seconda frazione di gioco si apre, però, nel migliore dei modi possibili. Hamsik segna con un destro chirurgico. 0 a 1 e situazione ribaltata. Ora saremmo qualificati. Il goal sembra aver l’effetto di sbloccare l’undici di Benitez. Prima Hamsik sciupa un’ottima occasione e, poi, Higuain si rende pericoloso dalla distanza. È tuttavia solo un fuoco di paglia perchè d’ora in avanti incomincia il festival degli orrori della difesa napoletana. Nel giro di un quarto d’ora la retroguardia partenopea regala tre reti ai padroni di casa. Segnano Aduriz (due volte) e il subentrato Gomez. Imbarazzante la condotta di Rafael, Albiol, Maggio e Britos in occasione dei tre goal, svarioni che nemmeno i giocatori di prima categoria sono capaci di fare. La partita finisce quindi 3 a 1 e segna il ritorno in Champions League del Bilbao dopo ben 16 anni.

Primo esame dell’anno per il nostro amato Napoli e prima delusione. Una parola, credo, possa spiegare bene il perché di quanto avvenuto ed è approssimazione. Approssimazione del tecnico, ostinato nel suo 4 2 3 1 per il quale mancanoo gli uomini adatti (almeno a centrocampo), approssimazione nella condizione fisica dei calciatori azzurri, che ha pesato tantissimo nei 180′ minuti e, soprattutto, approssimazione da parte della società, in special modo nella persona del presidente De Laurentiis, convinto di poter accedere alla massima competizione continentale dopo un calcio-mercato affrontato (coscientemente) con il freno a mano tirato, sperando nella qualificazione e negli introiti conseguenti per dare un senso alla sessione estiva di acquisti. La speranza è che ora la squadra possa superare in fretta l’accaduto e cominciare nel migliore dei modi il campionato. Domenica si va a Genova, sponda rossoblù, per la prima giornata di serie A. Forza Napoli !

Vincenzo Cocozza

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