Gassificatore: il centrosinistra e i gruppi ambientalisti capuani presentano opposizione all’esproprio del terreno

Gassificatore: il centrosinistra e i gruppi ambientalisti capuani presentano opposizione all’esproprio del terreno

CAPUA – Con una lettera indirizzata a vari rappresentanti istituzionali, Claudio Raucci, a nome dei partiti del centrosinistra di Capua, di associazioni ambientaliste, gruppi e singoli cittadini, ha presentato l’opposizione al provvedimento di esproprio annunciato dall’ingegner Di Natale, commissario straordinario per la realizzazione del gassificatore a Capua. Qui di seguito la lettera:

Sig. Commissario Straordinario ai fini dell’espletamento delle procedure finalizzate alla progettazione, realizzazione e gestione di un impianto di trattamento mediante gassificazione nel territorio della provincia di Caserta,

 

Sig. Presidente Giunta Regionale della Campania,

 

Sig. Assessore all’Ambiente Regione Campania,

 

Sig. Presidente CR Regione Campania,

 

Sig. Presidente della I Commissione consiliare per la trasparenza, per il controllo delle attività della Regione Campania e degli enti collegati e dell’utilizzo di tutti i fondi,

 

Sig. Procuratore della Repubblica

presso la sezione di Napoli della Corte dei Conti,

 

Sig. Procuratore della Repubblica

presso il Tribunale di S. Maria C. V.

 

Sig. Procuratore della Repubblica

presso il Tribunale di Napoli,

 

Sig. Prefetto di Caserta

 

Sig. Direttore Generale ASL NA1

 

Sig. Sindaco di Capua

 

Singoli, gruppi esponenziali, organi di partito, rappresentanti politici – tutti indicanti quale delegato a riceversi comunicazioni Claudio Raucci tel. 393 4229144 – chiedemmo, al Presidente della I Commissione consiliare per la trasparenza, per il controllo delle attività della Regione Campania e degli enti collegati e dell’utilizzo di tutti i fondi, di convocarci in relazione alla paventata realizzazione di un impianto di trattamento, mediante gassificazione, nel territorio di Capua.

A seguito di due audizioni, il 7/5/13 ed i1 26/6/13, si apprese che in effetti il PRGRU prevedeva puramente e semplicemente la realizzazione del detto impianto nella provincia di Caserta, disponendo esclusivamente sui presupposti. Veniva prescritto che l’impianto fosse allocato in area ASI e venivano escluse dalla possibile allocazione determinate aree ritenute inidonee.

Nel tempo si era giunti ad ipotizzare la realizzazione dell’impianto di “gassificazione” in Capua solo perché l’Amministrazione di questo Comune aveva offerto la disponibilità dell’area distinta in Catasto al F. 13 particella 10, dichiarata di proprietà del detto comune. Dopo aver stipulato apposita convenzione tra Provincia di Caserta, Comune di Capua e società GISEC, l’ASL NA1 rivendicava documentatamente la proprietà di quell’area,

Tentativi di risolvere bonariamente la vertenza tra il Comune di Capua e l’ASL NA 1 circa la proprietà dell’area in Catasto al F. 13 particella 10 sono falliti clamorosamente. Nel corso delle audizioni del 7/5/13 e del 26/6/13, a cui ha partecipato anche 1’ing. Michele Di Natale, Commissario Straordinario in indirizzo, emerse non solo la irrisolvibilità della detta vertenza tra il Comune di Capua e l’ASL NA 1, ma anche la illegittimità della scelta di realizzare l’impianto di “gassificazione” in Capua nell’area di cui al F. 13, p. 10, oltre alla pericolosità della scelta ed alla inutilità sopravvenuta dello stesso impianto. Inopinatamente il Commissario Straordinario in indirizzo con l’ordinanza n° 4 del 5/8/13 ha deciso che sull’area in Catasto Comune di Capua, Foglio 13, particella 10, “ricada il vincolo della dichiarazione di pubblica utilità prodromica all’avvio della procedura di esproprio da porsi in carico e ad onere del concessionario dell’opera”. Tale decisione conferma che si intende realizzare il “gassificatore” sull’area in Capua originariamente “ceduta” dall’Amministrazione del comune di Capua, superando tutte le obiezioni fatte sia nelle due dette audizioni del 7/5/13 e del 26/6/13, che aliunde.

Avverso la decisione di avviare la procedura di esproprio così confermandosi la decisione di realizzare il gassificatore sull’area esistente in Capua e distinta in Catasto al Foglio 13, particella 10, devono essere ribadite le seguenti obiezioni.

1) Allo stato il Commissario Straordinario in indirizzo prende atto della controversia tra il Comune di Capua e l’ASL NA 1 circa la proprietà destinata all’esproprio, ma non prende alcuna decisione in ordine a tale controversia. Appare illegittima, inopportuna e concretamente senza oggetto la dichiarazione di pubblica utilità di un’opera in relazione ad un suolo senza poter costituire una chiara interlocuzione dialettica con il suo incontrovertibile proprietario. La decisione può essere causa e scaturigine di gravoso contenzioso con futuro grave danno erariale.

2) Pur se in regime di delega la gestione, in tali condizioni, della procedura di esproprio a carico e ad onere di soggetto privato concessionario dell’opera da realizzare, costituisce un motivo di assoluta incertezza circa i tempi e la stessa esauribilità dell’attività demandata in regime di concessione al privato, con la concreta possibilità di gravissimi ed onerosissimi contenziosi.

3) I1 suolo di cui a1 F. 13, p. 10, in Capua, é e resta inidoneo alla localizzazione di un impianto di “gassificazione”. I1 PRGRU, come già detto e come evidenziato nelle audizioni già citate, pone un vincolo positivo ed un esplicito divieto. L’area scelta non rientra tra quelle indicate positivamente per la localizzazione dell’impianto e rientra invece tra quelle oggetto di divieto. Certamente la localizzazione dell’impianto nel territorio di Capua fu originariamente giustificata esclusivamente con la messa a disposizione volontaria da parte dell’Amministrazione del Comune di Capua, ma ora quella ragione di orientamento della scelta é venuta meno, e non solo. Se la messa a disposizione volontaria da parte del Comune di Capua poteva costituire motivo di privilegio per l’ovvia velocizzazione delle procedure espropriative, ora la controversia instaurata tra il Comune di Capua e l’ASL NA 1 certamente ritarderà moltissimo la possibilità di realizzare l’opera.

4) Non solo la localizzazione dell’opera in Capua elude le indicazioni del PRGRU e ne viola i divieti, ma costituisce solo l’ennesimo attacco ad un territorio già gravato da innumerevoli fonti di inquinamento.

Il territorio di Capua è attraversato dal fiume Volturno, di cui é attestato il grave inquinamento.

In Capua é stato già allocato un deposito di balle di rifiuti non trattati.

La discarica di Ferrandelle, pur non allocata direttamente sul territorio di Capua, é prossima a questo territorio e su di esso esplica tutte le nefande influenze.

In Capua hanno sede industrie chimiche che producono gravi ricadute sul territorio.

E’ gravissimo incidere ulteriormente e pesantemente su di un territorio già tanto gravato e danneggiato, comunque all’esito di una procedura illegittima.

5) Anche se gli organi della Regione Campania non hanno ancora emendato il PRGRU sono disponibili dati ufficiali rilevantissimi. Gli organi della Regione Campania che hanno interlocuzione con gli organismi di livello europeo a questi organismi in tempi regolari trasmettono i dati circa la quantità di produzione dei rifiuti urbani. Da questi dati emerge e risulta che la produzione di rifiuti urbani é in costante diminuzione per cui certamente l’impianto di “gassificazione” da impiantare nella provincia di Caserta e che si é deciso di realizzare in Capua risulta ormai del tutto inutile. Nelle more la spendita di danaro e la costituzione di obblighi contrattuali costituisce indubbiamente un irrimediabile danno erariale.

6) In un territorio quale il nostro, in una economia imprenditoriale strutturalmente povera e costretta al confronto con entità criminose, l’avvio di opere pubbliche in concessione deve essere presieduta da un di più di cautela di accortezza. In questo caso appare sospetta la precipitazione nel decidere di avviare una realizzazione illegittima, non più necessaria, di difficile gestione per 1’incidenza della controversia costituitasi tra il Comune di Capua e l’ASL NA 1.

 

Per questo sommariamente esposto e annotato chiediamo:

a) Al Commissario Straordinario ing. Michele di Natale di voler revocare in autotutela 1’ordinanza n° 4 data il 5/8/13, in ogni caso di non proseguire le procedure per la realizzazione del “gassificatore” in Capua sull’area in Catasto al Foglio 13, particella 10;

b) A1 Presidente della Giunta Regionale della Campania, Al1’Assessore all’Ambiente della Regione Campania ed al Presidente del Consiglio Regionale della Campania di voler attivare ogni utile procedura e decisione per opporsi alla decisione assunta dal Commissario Straordinario ing. Michele Di Natale il 5/8/13, e di provvedere attivamente alla tutela del territorio del Comune di Capua da ulteriori danni all’ambiente;

c) A1 Procuratore della Repubblica presso la sezione di Napoli della Corte dei Conti di acquisire gli atti tutti relativi alla ordinanza n° 4 data dal Commissario Straordinario ing. M. Di Natale il 5/8/13, nonché gli atti tutti presupposti, per valutare se le decisioni assunte costituiscano il rischio immediato e concreto di danno erariale;

d) Al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C. V. ed al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli che vogliano acquisire gli atti tutti inerenti la realizzazione di un impianto di “gassificazione” nella provincia di Caserta, nonché quelli riguardanti ogni atto e decisione di allocazione dello stesso in Capua, per verificare la liceità delle decisioni e delle procedure sinora adottate e seguite, soprattutto per quanto riguarda l’adozione di atti sul presupposto della proprietà del Comune di Capua sull’area in Capua in Catasto al F. 13, p. 10, e l’adozione di atti e decisioni in violazione dei presupposti e delle condizioni espressamente previsti nel Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani.

Capua

Per delega Claudio Raucci

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