Fisco in Italia: stabili le partite IVA e boom di adesioni al regime forfettario

Le novità in materia finanziaria introdotte per questo 2019 hanno tracciato una nuova linea per il lavoro autonomo e i possessori di partita IVA.

La nuova fatturazione elettronica, che ha reso digitale la gestione delle fatture, insieme alla modifica dei parametri per l’accesso al regime forfettario hanno prodotto, a pochi mesi di distanza, una mutazione che traccia un nuovo quadro per la fiscalità nel nostro Paese con ripercussioni anche sul quadro generale economico.

I dati raccolti nella Regione Friuli Venezia Giulia vedono una tendenza stabile del numero dei possessori di partita IVA e un aumento, tra questi, di chi ha aderito al nuovo Regime forfettario.

Il dato riguardante la registrazione di nuove partite IVA varia da regione a regione, con una percentuale stazionaria nella maggior parte di quest’ultime, ma con punte interessanti che vanno oltre il 2% in Friuli Venezia Giulia.

Per il Regime forfettario, con le novità introdotte nel 2019 sulle soglie d’ingresso, si è registrata un’impennata delle adesioni del 6% a livello nazionale, grazie soprattutto all’innalzamento delle soglie massime di assoggettabilità.

Un regime tendenzialmente favorevole per chi rientra nei requisiti previsti, con novità che non hanno riguardato solo le soglie, ma anche le modalità di gestione della fattura per regime forfettario, come confermato anche nella guida realizzata da Fatture in Cloud, azienda creatrice del software omonimo pensato per le PMI e i lavoratori autonomi possessori di partita IVA.

Il nuovo regime forfettario fa prospettare il prossimo arrivo di incrementi di aperture di Partita iva in questo 2019; sembra prevedibile un’altra fase di crescita per i prossimi mesi, soprattutto nei settori che riguardano le attività scientifiche e tecniche, con molti soggetti che decideranno di abbandonare il lavoro dipendente per dedicarsi a un’attività in proprio.

I dati rilevati mostrano una positiva crescita di apertura di nuove partita IVA da parte degli under 35, una categoria di lavoratori che non registra segnali positivi dal lontano 2015, mentre è interessante notare che una partita IVA su sei registrata è relativa a un soggetto nato in un paese non comunitario.

Per i settori di tendenza rimane in testa il commercio, anche se fanno registrare una maggiore crescita le attività scientifiche e tecniche, che comprendono sia le libere professioni (notai, commercialisti, avvocati, ingegneri), che quelle non regolate da ordini professionali (consulenti, pubblicità, analisi).

Interessante, infine, notare come sia in aumento anche il dato delle aperture di una nuova partita IVA da parte delle donne, pari al doppio rispetto a quello dei colleghi uomini.

C. S.

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