Festeggiamenti in onore di San Giorgio: sabato sera il concerto live di Giosy Cento e i Parsifal

Festeggiamenti in onore di San Giorgio: sabato sera il concerto live di Giosy Cento e i Parsifal

PIGNATARO MAGGIORE – in mattinata incontrerà gli alunni della Media “Martone” Saranno migliaia i ragazzi che il 26 maggio, in occasione della Festa di San Giorgio, riempiranno la piazza Umberto I di Pignataro, per il concerto di Giosy Cento, il prete cantautore. Al concerto “live” organizzato dal Comitato festa (composto da Francesco Bovenzi, Arnaldo Caimano, Lorenzo e Pietro D’Ambrosio, Giorgio e Gaetano Mercone, Luigi Feola, Antonio Pettrone) insieme al parroco don Pasqualino Del Vecchio e al Preside Paolo Mesolella, infatti, parteciperanno giovani provenienti da tutta la provincia di Caserta, ma anche da Frosinone, Isernia, Campobasso, Napoli – Sorrento e Salerno. Hanno comunicato il loro arrivo in serata. Tutti attratti da don Giosy, il parroco cantautore di Grotte di Castro (VT). Alcuni per la curiosità di ascoltare il concerto di un prete, tutti gli altri perché don Giosy lo hanno già ascoltato in uno dei suoi numerosi concerti che tiene in giro per l’ Italia. Verrà dal concerto Vibo Valenzia in Mattinata e dopo sarà diretto ad Alessandria dove lo aspetta un altro concerto. Grazie al Dirigente Scolastico prof. Paooo Mesolella, al suo arrivo a Pignataro Previso per le ore 11.30, il prete cantautore, incontrerà gli alunni della Scuola Media “Martone” nell’aula Magna dove terrà un breve saggio del concerto serale. A dimostrazione del grande amore di don Giosy per i giovani. Del lungo Tour 2012 avrà già percorso le tappe di Collevalenza, Verona, Lodrino (Svizzera), Castellana Grotte (Ba), Palma di Montechiaro (Ag), Limena (Pd), Teramo e Lecce, mentre lo attenderanno ancora Alessandria, Gorizia, Perugia, Latina, Pitignano (Gr), Giardini Naxos (Me), Napoli, Montefiascone (Vt), Catania e Vaduz (Liechtensteim). I suoi testi affrontano tematiche sociali che vanno dal problema della droga alla solitudine, dall’amore alla ricerca di Dio. Canterà le sue canzoni ed intratterrà i presenti con i suoi bellissimi video. L’ultimo dei suoi 48 album e delle sue 1000 canzoni lo ha dedicato a don Tonino Bello, il vescovo santo di Molfetta. Un patrimonio discografico immenso con album come “Una vita firmata”, “Io sono un nomade” e “Giovane amico” che sono rimasti nel cuore di migliaia di giovani. Trentatrè anni di canzoni da “Una luce tra le mani” del 1977 ad oggi. Canzoni come “Viaggio nella vita” e “Come un soffio di vento”, sono diventate di culto non solo tra i giovani. Scrisse la sua prima canzone “Emmaus” 37 anni fa, ad essa sono seguiti un centinaio di dischi, musicassette e CD incisi per le edizioni Paoline. I suoi video su You Tube sono davvero belli come “Uomo Dio Gesù” e “Un soffio di vento”: delle poesie in musica, quella musica che manca ai giovani di oggi. “Mi piace sentirmi chiamare “Il prete che canta”, ha scritto don Giosy, soprattutto prete per tutti coloro che non hanno più bisogno di un uomo che parla o canta. Prete per chi, in fondo, cerca risposte eterne, all’eterno interrogarsi del cammino umano. Ora mi stancano i viaggi, ma non il cantare, non gli occhi limpidi dei ragazzi, non i loro silenzi e i loro entusiasmi. Dietro i sabato sera, dietro fumo, alcool, aids, sesso e moda ci sono giovani veri in ricerca”. Sentire il concerto di un prete per i giovani potrà essere un’esperienza interessante. Si può essere increduli di fronte ad un prete che canta, ma un concerto di Don Giosy è un’esperienza che i giovani non dimenticano facilmente.

Paolo Mesolella

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