Facebook vieta lo scambio e la vendita di armi sui propri social. La decisione porta la firma di Mark Zuckerberg

Facebook vieta lo scambio e la vendita di armi sui propri social. La decisione porta la firma di Mark Zuckerberg

Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, il 29 gennaio 2016, ha rilasciato una nota nella quale informa della volontà del colosso di vietare sulle proprie piattaforme di condivisione social, tra cui anche Instagram, la vendita o lo scambio di armi. Già in passato Facebook aveva imposto l’assoluto divieto agli utenti di commercializzare sui propri profili social: marijuana, farmaci o droghe illegali.

 Le armi entrano, quindi, nella blacklist dei beni la cui vendita o scambio è bandita. Il divieto riguarda, inoltre, anche la pubblicizzazione dell’acquisto di armi sulle pagine del social network. Gli unici che ancora possono sono i rivenditori autorizzati in possesso di regolare licenza e i club pro armi che possono mantenere attive le loro pagine social e/o condividere foto su Instagram. Ma cosa ha motivato questa scelta?

 Senza volerlo facebook, il social network con 1,6 miliardi di visitatori mensili stava diventando il più grande mercati del mondo per la compravendita di fucili e pistole. Di fatto, senza regolamentazione, si stavano facilitando sempre più  le transazioni quasi come un vero e proprio sito di e-commerce. Gli utenti, senza dover viaggiare magari utilizzando viacard (dettagli su http://www.cartedipagamento.com/viacard.htm), potevano farlo in rete e acquistare la propria pistola.

 Secondo il New York Times, la scelta del colosso dei social porterà benefici nell’ambito del dibattito sociale sullo scottante problema delle armi che in America è sempre più sentito. Dopo la sparatoria di massa del 2 dicembre 2015 a San Bernardino, in California, infatti, la battaglia tra pro e contro la commercializzazione spinta delle armi sembra essersi riaccesa nuovamente.

 Facebook conta nella collaborazione dei suoi utenti, che ormai si attestano intorno ai 219 milioni. Questi potranno, infatti, segnalare le pagine che ancora pubblicizzazione la vendita o lo scambio di armi da fuoco.  Nel caso di post sospetti o in contrasto con la nuova politica aziendale, Facebook ricorrerà alla cancellazione di tutti i messaggi e per quelle gravi alla segnalazione alle forze dell’ordine. Monica Bickert, responsabile della politica del prodotto Facebook, ha affermato:  “Negli ultimi due anni sempre più persone hanno utilizzato il social network per scoprire nuovi prodotti, oppure per vendere oggetti personali tra loro. La decisione di imporre il divieto è un passo avanti verso il nostro obiettivo comune di fermare una volta per tutte la vendita illegale on -line di armi”.

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