Ex Pozzi: fumi dal sottosuolo, paura e malori tra i residenti. Interviene il Comitato

Ex Pozzi: fumi dal sottosuolo, paura e malori tra i residenti. Interviene il Comitato

CALVI RISORTA/SPARANISE – Continua a destare forti preoccupazioni tra la popolazione la grave situazione in cui versa l’area ex Pozzi, in particolare per la parte che ricade nel territorio del Comune di Calvi Risorta.

Ex Pozzi: fumi tossici dal sottosuolo

All’indomani dell’annuncio di uno stanziamento di 15 milioni di euro nell’ambito del Patto per il Sud per una  eventuale bonifica del sito, genera sempre più allarme la notizia di costanti emissioni di fumo che provengono dal sottosuolo.

Ancora una volta a denunciare il grave rischio per l’ambiente e la salute dei cittadini, in particolare per quelli che risiedono a ridosso dell’area, è il Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse che, con una nota diffusa in mattinata corredata da immagini fotografiche, chiede un rapido intervento degli enti preposti.

Da mesi, infatti, a seguito di  un incendio doloso prontamente segnalato dagli attivisti stessi, colonne di fumo tossico si diffondono nell’aria e numerose sono le testimonianze di malori che hanno colpito residenti e lavoratori che frequentano la zona. In molti, dopo essere stati investiti dalle esalazioni, riferiscono di aver dovuto lavare con abbondante acqua il viso e le vie respiratorie accusando bruciori e nausea.

Il fenomeno pare sia frutto di un incendio indomabile sviluppatosi nel sottosuolo dove sostanze tossiche e nocive avrebbero preso fuoco sprigionando fumi velenosi. I rifiuti, infatti, dopo essere stati movimentati dal genio civile durante le giornate del rinvenimento della discarica abusiva, sono rimasti incustoditi ed esposti all’aria aperta. Ciò che prima giaceva nel sottosuolo, in pratica, è stato riportato in superficie dagli scavi.

Da settimane le esalazioni creano malori tra la popolazione.

Allo stato non si registrano interventi da parte degli organi preposti, mentre il Comune di Calvi Risorta, anche in seguito al commissariamento e al successivo dissesto finanziario, sembra brancolare nel buio nella più totale incertezza e immobilismo della locale classe politica, impelagata in infinite ed inutili polemiche sul sesso degli angeli.

Ancora una volta è il Comitato per l’Agro Caleno a lanciare l’allarme e a sopperire alla latitanza di politici e istituzioni.

Non resta che sperare in un rapido intervento a tutela della salute pubblica, intervento da reclamare con forza anche a costo di tornare ad occupare le strade e le piazze dell’Agro Caleno.

 

Teodosio Lepore (teodosio.lepore@gmail.com)

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