Ennesimo ecomostro nell’Agro caleno, Cenname: da Terra dell’Acqua a Terra di inceneritori

Ennesimo ecomostro nell’Agro caleno, Cenname: da Terra dell’Acqua a Terra di inceneritori

CAMIGLIANO – La localizzazione di un nuovo impianto della Ferrarelle sul territorio dell’Agro caleno, che dovrebbe bruciare le bottiglie di plastica, comincia a far discutere la popolazione locale e gli amministratori, almeno i più sensibili sulle tematiche ambientali. Il sindaco Vincenzo Cenname per primo attacca l’ennesimo scellerato progetto che riguarda l’area che ingloba anche Camigliano. Ecco la nota del primo cittadino: 

Ancora una volta questo territorio, nel nome dello “sviluppo strategico”  si vede propinare l’ennesimo inceneritore, ma avviene nella maniera più subdola.

Il Governo ha firmato 24 contratti di sviluppo tra cui  34 milioni di Euro  alla Ferrarelle per l’incremento della capacità produttiva finalizzato al contenimento dei consumi con una forte caratterizzazione eco-compatibile, nonché per la realizzazione di un impianto di trigenerazione per la produzione di energia elettrica e il recupero dell’energia termica. (fonte:  Presidenza del Consiglio dei Ministri)

Concretamente dietro un impianto di produzione di bottiglie di plastica se ne nasconde un altro che le brucia! E’ paradossale che un’azienda che ha esigenza di bottiglie pensa di realizzare un impianto che produca energia (bruciando) piuttosto che materia (riciclando).

Il Nostro Territorio già dà tanto alla Ferrarelle, fornendo la materia prima più preziosa al mondo, e proprio per tutelare il nostro ambiente e quindi la nostra acqua, come istituzione e come cittadini ostacoleremo in tutte le sedi questo scellerato progetto.

Non è questo lo sviluppo che merita Terra di Lavoro.

Vincenzo Cenname

 

Commenta con Facebook