Elezioni provinciali Pd: nell’Agro caleno il neo segretario vince a Bellona, Calvi, Camigliano, Pignataro e Vitulazio

Elezioni provinciali Pd: nell’Agro caleno il neo segretario vince a Bellona, Calvi, Camigliano, Pignataro e Vitulazio

AGRO CALENO – Si sono chiuse alle 20 le urne per la votazione del nuovo segretario provinciale del Partito Democratico. Nella sfida testa a testa in Terra di Lavoro, ha prevalso Raffaele Vitale su Giuseppe Roseto. Il neo segretario, già sindaco di Parete, ha avuto la meglio in cinque su otto circoli democratici nell’Agro caleno. A Bellona, dove a sostegno di Vitale c’era il candidato Luigi Di Monaco, il nuovo rappresentante provinciale democratico ha ottenuto un secco 25 a 2. A Calvi Risorta, dove ad appoggiare il primo cittadino aversano c’erano Giuliano Cipro e Gabriella Izzo, il divario è stato ancora più netto (112 a 14). Oltre ai sei voti ottenuti a Camigliano, Vitale vince anche a Vitulazio (9 a 3), dove i votanti hanno raggiunto a malapena la dozzina.

A Pignataro Maggiore, il circolo di appartenenza della candidata Ilaria Bovenzi, già Presidente del Consiglio comunale e futuro segretario di sezione, il neo segretario ha ottenuto 31 voti contro l’unico ottenuto da Roseto. Quest’ultimo vince a Rochetta e Croce 12 a 2 e, grazie all’appoggio del sindaco Giovanni Diana e al candidato a Consigliere comunale alle ultime elezioni amministrative Aniello Spiezio, ottiene un secco 21 a 0 a Pastorano. A Sparanise, invece, tra i sostenitori di Vitale e quelli di Roseto è stata una vera e propria battaglia. Il primo, appoggiato da Delia Orsilio, ha ottenuto 29 consensi, mentre il secondo, con l’apporto del sindaco Mariano Sorvillo (capolista per la lista “Caserta cambia verso”) e il presidente del Consiglio comunale, Antonella Lo Greco, ha ottenuto 48 voti in rimonta.

Questa nuova tornata elettorale e le primarie nazionali dell’8 dicembre potrebbero stabilire nuovi equilibri, non solo a livello provinciale, ma anche nell’Agro caleno e nelle singole sezioni. Nelle prossime settimane potrebbero cominciare a essere visibili le prime conseguenze, sicuramente amplificate dalla divisione non già tra i due candidati casertani, entrambi “renziani” e frutto di una divisione meramente di establishment, ma tra i quattro candidati che corrono per la segreteria nazionale.

Red. pol.

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