Filippo Abbate denuncia lo strano fenomeno della compravendita di voti e delle promesse di lavoro

Filippo Abbate denuncia lo strano fenomeno della compravendita di voti e delle promesse di lavoro

BELLONA – Sembra che Bellona son sia immune dal fenomeno di compravendita di voti, delle promesse di lavoro dell’ultima ora e dei mille marchingegni, leciti o non, di accaparrarsi i voti di persone in disagio economico o diversamente condizionabili, vattelappesca per quale motivo. La lista di Filippo Abbate ha esordito, in proposito, con un manifesto che, stando alle critiche che ne sono conseguite, pare abbia toccato proprio qualche nervo scoperto. C’è persino chi, nel paese, giura di denunciare alla prima prova del verificarsi del fenomeno. Chissa! Intanto riportiamo integralmente il manifesto. “Lista n.1 – candidato a sindaco Filippo Abbate – Bellona – Futuro e Sviluppo – raccomanda – Spesso capita di sentir dire che per accaparrarsi dei voti ci si presenti in alcune case con qualche banconota o con l’illusione di un posto di lavoro. Certo il malaffare non lo distruggerà nessuno in maniera completa. Neppure le vigliaccate sono destinate a scomparire del tutto nonostante gli sforzi delle persone perbene che, fortunatamente, sono la stragrande maggioranza. Il fenomeno della compravendita dei voti e delle promesse dell’ultima ora potrebbe colpire anche la nostra città e noi, coscienti del danno che ne deriverebbe e convinti della nostra limpidezza, non possiamo esimerci dal dichiararci consapevoli della probabilità che il problema possa interessarci e, perciò, esprimere il più forte senso di condanna e  disapprovazione. Un esempio: se si presenta un candidato o un suo scudiero o amico, di Bellona o  d’altrove, con la classica banconota, ebbene, costui sta commettendo, oltre che un delitto, una grandissima vigliaccata perché sta evidentemente comprando lo stato di momentaneo bisogno di qualcuno. Ma colui che dovesse accettare non avrebbe venduto solo il voto, ma anche la propria dignità. Sarebbe considerato dal compratore come cosa sua, ricattabile e offendibile in eterno. E, poi, chi ricorre a questi sistemi vuol dire che riconosce di non avere le giuste potenzialità per governare la città. Succede, allora, che la banconota “guadagnata” oggi costerà molto di più in futuro se ad amministrare ci va chi non ha le carte in regola. Ma anche la promessa di lavoro o l’illusione di averlo a portata di mano a ridosso delle elezioni, è un classico caso di raggiro elettorale. In un comune vicino successe che all’ultimo momento, oltre alle tante promesse, qualcuno fu anche avviato in qualche luogo di lavoro; solo che quel lavoro svanì appena il giorno dopo le elezioni. Dunque, il fenomeno sicuramente esiste, se ne sente parlare anche dalla televisione e spesso si sente dire che vengono scoperti gli autori e, come tali, condannati. Allora è giusto che ci preoccupiamo affinché la competizione elettorale si fondi esclusivamente su contenuti leciti e nel solo interesse di Bellona. Evitiamo tutti di cadere in trappole che farebbero solo male a noi, alla nostra storia ed al nostro futuro. La raccomandazione che intendiamo rivolgere a noi stessi, ai candidati delle altre liste ed alla cittadinanza, è di tenere alta la fronte e di difendere la nostra dignità, convinti che ripudiando il fenomeno della compravendita dei voti e scacciando coloro che a ciò si dedicano, riusciremo a difendere i valori più alti oltre che a rimanere in sintonia con la legalità. Bellona 13 aprile 2012, lista “BELLONA FUTURO E SVILUPPO”.

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