Da Osimhen a Lindstrom: chi sono gli attaccanti del Napoli di Garcia

Da Osimhen a Lindstrom: chi sono gli attaccanti del Napoli di Garcia

Il Napoli sta indubbiamente vivendo il suo secondo miglior periodo storico dopo i tempi di Maradona. Nel 2023 la squadra azzurra è riuscita a vincere lo scudetto dopo 33 anni dall’ultima volta ed è ormai riconosciuta come una compagine di spessore internazionale. Proprio nella passata stagione i partenopei avevano raggiunto per la prima volta i quarti di finale di Champions League, tanto per rendere l’idea. Aurelio De Laurentiis si sta già sfregando le mani al pensiero di come vendere l’immagine del Napoli all’estero una volta che inizierà il nuovo Mondiale per club. Se il “ciuccio” ha ripreso a volare in questi anni non è stato solo merito del tanto decantato bel gioco. Alcuni singoli interpreti, infatti, hanno chiaramente fatto la differenza, soprattutto nel reparto avanzato.

Oggi il trascinatore del Napoli viene individuato facilmente in Victor Osimhen. Da anni, ormai, le quote capocannoniere Serie A annoverano a ragione il suo nome. Arrivato all’ombra del Vesuvio nell’estate del 2020, il centravanti nigeriano si era distinto nel corso della precedente annata al Lilla, in cui realizzò 13 gol nell’arco di 27 presenze in Ligue 1, esordendo e segnando anche in Champions League. Quello di Osimhen fu un acquisto indubbiamente importante, dato che l’investimento fu di 70 milioni di euro. A causa di qualche infortunio di troppo, però, la sua maturazione è stata leggermente rallentata e le statistiche ne hanno risentito. Nel primo anno di Napoli furono messi a referto solo 10 gol, aumentati già nella stagione successiva. L’exploit è arrivato nel 2022/2023, quando Victor ha vinto la classifica dei marcatori con 26 reti, essenziali per cucire il tricolore sulla maglia azzurra.

Osimhen non è solo una punta di peso, ma è anche un abile rigorista e sa come fare reparto da solo. Senz’altro, però, l’aiuto degli esterni l’ha favorito non poco nel crearsi occasioni per centrare la porta avversaria. Su tutti spicca ovviamente Khvicha Kvaratskhelia, classe 2001 formatosi in Georgia prima di giocare in Russia e tornare poi in patria. Adocchiato dal Napoli un paio di anni fa, ha lasciato subito il segno in azzurro, cancellando nelle menti dei tifosi il ricordo dell’ex capitano Lorenzo Insigne, che aveva lasciato il club proprio poco prima dell’arrivo di “Kvaradona”, così come è stato battezzato dai napoletani. Nella prima metà del campionato scorso Kvaratskhelia è stato davvero devastante tra gol e assist, ma da marzo in avanti è incappato in una serie di prestazioni alquanto scialbe e solo di recente sembra aver ritrovato finalmente i suoi ritmi.

Un altro nome che rimarrà a lungo impresso nei ricordi dei supporters azzurri è quello di Giacomo Raspadori, campione d’Europa con la nazionale nel 2021 e attuale numero 10 dell’Italia. L’ex Sassuolo è forse l’unico attaccante estroso e funambolico della rosa del Napoli, in grado di tirare fuori il coniglio dal cilindro con giocate spettacolari, da calcio degli anni ‘90. La sua duttilità si è rivelata un’arma in più soprattutto per Luciano Spalletti, che da ct lo impiega curiosamente in un ruolo diverso rispetto a quello nel quale lo schierava ai tempi del Napoli. Raspadori ha già segnato gol pesanti con la maglia partenopea: l’anno scorso decise la trasferta di Torino con la Juventus nei minuti finali, mentre solo pochi giorni fa ha sfornato la punizione del 2-2 contro il Milan che ha praticamente salvato la panchina di Rudi Garcia, da tempo traballante.

Già noto alle big del calcio italiano era invece Matteo Politano, che nel 2018 passò dal Sassuolo all’Inter. Nel 2020 sembrava fatta per il suo trasferimento alla Roma, dove aveva vissuto per ben 8 anni nelle giovanili, ma alla fine il destino l’ha condotto lungo la strada del Napoli, che l’ha aiutato anche a riprendersi stabilmente la nazionale. Da quest’anno, complice la partenza di Hirving Lozano, Politano è ancora più protagonista. Gregario di lusso è poi Giovanni Simeone, che aveva fatto molto bene con le maglie di Genoa, Fiorentina ed Hellas Verona, trovando solo a 27 anni una big. Anche il “Cholito”, sulla carta vice di Osimhen, ha realizzato gol decisivi, nonostante lo scarso impiego. Meno decifrabile è la figura di Alessio Zerbin, figlio del settore giovanile, che ha raccolto poco più di 10 presenze in Serie A in 5 anni.

Infine, non si può non citare uno degli ultimi acquisti del Napoli. Si tratta di Jesper Lindstrom, prelevato sul finire del mercato estivo dall’Eintracht Francoforte. Garcia sembra vederlo poco. In teoria si tratterebbe di un trequartista puro, ma il Napoli l’ha preso per farlo agire sulle fasce. Ad oggi il danese rappresenta quasi un oggetto misterioso della rosa azzurra, ma non si può escludere che possa diventare maggiormente protagonista nel prossimo futuro.

Comunicato Stampa

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