Concussione nei confronti dell’ex direttore generale dell’Asl, Paolo Menduni: rinviato a giudizio l’ex presidente del Consiglio regionale Paolo Romano, insieme con Eduardo Giordano e Pecorario. Rito abbreviato per il direttore di Noi Caserta, Perrotta

Concussione nei confronti dell’ex direttore generale dell’Asl, Paolo Menduni: rinviato a giudizio l’ex presidente del Consiglio regionale Paolo Romano, insieme con Eduardo Giordano e Pecorario. Rito abbreviato per il direttore di Noi Caserta, Perrotta




CASERTA – Arriva ad una prima svolta l’inchiesta giudiziaria sulla tentata concussione ai danni dell’ex direttore generale dell’Asl di Caserta Paolo Menduni. Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la dottoressa Nicoletta Campanaro, avrebbe disposto il rinvio a giudizio dell’ex presidente del Consiglio regionale della Campania ed esponente del Nuovo Centro Destra, Paolo Romano, dell’ex consigliere regionale dell’Italia dei Valori (poi passato nel Nuovo Centrodestra), Eduardo Giordano, e dell’avvocato Francesco Pecorario.

Per loro il processo inizierà il prossimo 20 gennaio davanti alla prima sezione del Tribunale sammaritano. Il quarto indagato, il giornalista e direttore responsabile del giornale on line Giuseppe Perrotta, invece, avrebbe scelto il rito abbreviato e per lui la sentenza potrebbe arrivare già a novembre. A riferirlo è “Il Mattino” che, nell’edizione di Napoli, parla degli esiti dell’udienza.

Si ricorda che nell’ambito di tale inchiesta, nata dalla denuncia proprio di Menduni, Romano (difeso dall’avvocato Nicola Garofalo) fu arrestato e messo ai domiciliari nel maggio del 2014. Provvedimento che lo costrinse ad abbandonare la carica di Presidente del Consiglio regionale (soltanto quando ritornò libero, si riprese il posto in assemblea regionale).

Secondo l’accusa, Romano, abusando della sua carica, avrebbe più volte contattato Menduni minacciando ispezioni e controlli della Regione Campania presso l’Asl qualora non avesse accolto le sue richieste relative alla nomina interna all’Asl di una persona a lui vicina.

 

Red. Cro.

Commenta con Facebook