Come migliorare il tuo negozio online

Come migliorare il tuo negozio online

Una novità commerciale sta gradatamente prendendo piede: stiamo parlando del dropshipping. Forse già ti è capitato di sentire questo termine, ma cerchiamo di conoscerlo meglio approfondendo cos’è e come funziona.

Se sei un giovane con un’idea imprenditoriale ma senza fondi per realizzarla, il dropshipping potrebbe fare al tuo caso. In pratica si tratta di un sistema di vendita online senza possedere fisicamente il prodotto in magazzino. Ciò è possibile solo se c’è un accordo con il fornitore dei prodotti. Il venditore altro non è che un intermediario tra il fornitore, detto anche droshipper, e il cliente. Egli dovrà solo inoltrare la richiesta del cliente con tutti i dati al fornitore il quale provvederà all’imballaggio e alla spedizione.

L’avvio di questa nuova procedura non richiede grossi investimenti perché è sufficiente avere un buon sito e-commerce realizzato da professionisti. Bisogna, inoltre, analizzare il mercato ed esaminare i settori più forti, quelli che attirano più clienti e creare una buona campagna di marketing: il posizionamento su Google e le strategie pubblicitarie tramite i social sono fondamentali per farsi conoscere sia dai clienti che dai fornitori.

Non ci saranno costi di gestione di un negozio fisico e di un magazzino, non si dovrà anticipare alcuna somma per comprare merce con il rischio che resti invenduta, non ci si dovrà occupare di tenere un inventario e, anche dal punto di vista fiscale, la procedura sarà più veloce perché con l’e-commerce non bisogna emettere lo scontrino.

Dall’altra parte il fornitore avrà qualcuno che si occuperà di diffondere i suoi prodotti sul web, senza investire in pubblicità, vedendo aumentare le vendite. Potrà lavorare sia come grossista che come venditore al dettaglio.

Cosa potresti vendere? Oggi molti si fiondano sui prodotti tecnologici ma volendo potresti vendere di tutto, anche nel settore della cultura che sta tornando prepotentemente alla ribalta.

Certo, inizialmente il guadagno sarà poco perché si dovrà tener conto sia del costo da versare al fornitore che di quello delle strategie di marketing. Tuttavia, con l’aumentare dei clienti e dei fornitori, incrementeranno anche i guadagni.

Il dropshipping è nato negli Stati Uniti 10 anni fa, mentre in Italia questo metodo di vendita è ancora alquanto sconosciuto.

E allora come fare dropshipping in Italia?

L’ostacolo più grande è trovare dei fornitori seri. Spesso si è costretti a rivolgersi a fornitori stranieri che, però, si rivelano poco affidabili. Inoltre, i tempi di attesa per le spedizioni sono davvero lunghi, creando un danno al cliente. È possibile, inoltre, che si verifichino inconvenienti come resi o sostituzioni. È fondamentale che il droshipper sappia gestire questi aspetti e che accetti diversi metodi di pagamento.

La cosa migliore è mettersi alla ricerca di fornitori droshipping Italia, spiegare il proprio progetto, stabilire contatti e avviare una collaborazione.

Per quanto concerne la normativa fiscale, in Italia si fa riferimento a quella in vigore per il commercio elettronico.  I passaggi da seguire sono quelli elencati di seguito:

  • aprire la partita IVA con codice Ateco 47.91.10 “Commercio al dettaglio di prodotti via internet”;
  • iscriversi al Registro delle Imprese, presso la Camera di Commercio della propria provincia;
  • iscriversi alla gestione INPS per commercianti;
  • dare comunicazione dell’inizio attività presso lo Sportello Unico Attività Produttive del Comune dove ha sede legale l’impresa.

Si dovrà emettere regolare fattura per i prodotti venduti direttamente al dropshipper.  In caso di collaborazione con dropshipper esteri vige la disciplina fiscale in materia di fatturazione estera.

C. S.

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