Chiusa con l’ennesimo favore di pubblico e della stampa la XXXVIII stagione concertistica degli “Amici della Musica”

Chiusa con l’ennesimo favore di pubblico e della stampa la XXXVIII stagione concertistica degli “Amici della Musica”

PIGNATARO M. – Con la lirica e il fortepiano, l’associazione degli Amici della Musica della cittadina dell’agro caleno ha chiuso una stagione musicale di ampio respiro culturale in cui l’arricchimento dell’offerta in cartellone e le accurate scelte artistiche hanno rafforzato il già notevole legame tra la pregevole Associazione, la cittadina calena e il vasto territorio della regione e della nazione, atteso il favore concesso dalle numerose testimonianze della stampa, della critica musicale, degli artisti e dalle incredibili presenze di un pubblico attento e consapevole della levatura degli eventi organizzati. Se il favore del pubblico e della stampa ha permesso di riconoscere la XXXVIII Stagione Musicale come tra quelle di più alta qualità artistica e culturale, il patrocinio accordato dalla Regione Campania, dall’Ente Provinciale per il Turismo di Caserta e dalle Amministrazioni Provinciale di Caserta e Comunale di Pignataro Maggiore suscitano e rinnovano il profondo interesse, non solo delle istituzioni, per le manifestazioni artistiche e culturali di assoluto rilievo che la prestigiosa Associazione persegue ormai da quasi quattro decenni.

L’attenzione per ogni genere musicale, dal patrimonio classico a quello moderno e contemporaneo, testimonia come le proposte presentate dagli Amici siano interpreti delle aspettative e dei gusti degli spettatori che spaziano dalla continuità concertistica propria del genere classico a quella popolare, al melodramma, alla lirica e finanche alle aperture delle composizioni della new age, novelli futuristi del panorama musicale nazionale.

Il calendario proposto dagli Amici per la XXXVIII Stagione Musicale “Le melodie della primavera” ha visto l’esecuzione di cinque concerti con diverse proposte culturali e musicali, tali da poter aderire alle più svariate esigenze del pubblico degli Amici, in genere formato da palati raffinati ma anche da giovani che cercano nell’emozione dell’ascolto il profondo coinvolgimento della più intima esperienza sensoriale.

Si aggiunga che gli Amici della Musica non trattano la cultura musicale come un valore assoluto scevro da contaminazioni di altre produzioni artistiche e intellettuali; associano la musica alla letteratura, alla poesia, al teatro, all’impegno civile e a quello sociale, con particolare attenzione ai fenomeni dell’umana esistenza, di chi crede che la cultura sia la risposta migliore ai mali del corpo e dell’anima.

Ecco perché questa XXXVIII Stagione Musicale deve essere ricordata come tra le migliori degli Amici: la fusione di melodie “sospese tra terra e cielo”, nel solco di un rinnovamento dello spirito che faccia coesistere amore e dolore, ha trovato compimento nei concerti centrali della stagione primaverile, permettendo però al sogno di Antonio Simone di prefigurare la composizione di nuove melodie per futuristiche espressioni dell’anima; di rinnovare il passato del Trio Caffè Concerto di De Felice, Jaime e Latini, per riportare lo spirito in trame leggere ed evanescenti, e di esaltare un autentico strumento di ieri, il fortepiano di Alessia Mortaloni, con il canto solistico e interpretativo di Giorgia Pesaresi, proiettato alla più forte sollecitazione espressiva e teatrale.

Ma i concerti della memoria, quello con Rossella Vendemia e i giovani musicisti del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento ne “Le Note della Memoria: la musica ‘spezzata’ della Shoah” e quello con Giuseppina Gentile e Lucio Maioriello nel “Recital pianistico ‘For Elisabetta Rotoli’ : cosa sarebbe la lezione del dolore… se tu non fosse mai stata?“, hanno connotato questa stagione primaverile di autentica qualità artistica, nel solco di una produzione musicale che ha trasformato drammi e sentimenti per fonderli in un intenso e stretto rapporto espressivo tra anime e melodie “sospese tra terra e cielo”.

Ignazio Del Vecchio

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