Centrale termoelettrica di Sparanise, lo Spazio Cales chiama a raccolta contro l’ampliamento. Intanto il 28 novembre ne discuterà il Consiglio comunale

Centrale termoelettrica di Sparanise, lo Spazio Cales chiama a raccolta contro l’ampliamento. Intanto il 28 novembre ne discuterà il Consiglio comunale

SPARANISE – Lo Spazio Cales cerca di ravvivare la battaglia contro la Calenia Energia spa che, nel bel mezzo dell’estate scorsa, ha presentato un progetto finalizzato all’ampliamento della Centrale termoelettrica di Sparanise. L’impianto, nato grazie alla sintonia politico-imprenditoriale tra le coop rosse e il centrodestra cosentiniano, rischia di allargarsi su un’area di gran lunga superiore a quella attuale. Contro tale eventualità, gli attivisti ambientali sparanisani hanno prima lanciato l’allarme e adesso stanno raccogliendo l’appoggio di movimenti sul territorio e aspettano l’iniziativa degli enti istituzionali. Ecco il comunicato dello Spazio Cales:

Il 14 agosto, nell’estate della prima pandemia del nuovo millennio, durante il rallentamento delle disposizioni del primo lockdown, quando alla tragedia vissuta si stava affiancando la paura ulteriore degli effetti che stiamo vivendo tutt’oggi, Calenia Energia S.p.A. presentava al Ministero dell’ Ambiente la documentazione per installare un nuovo impianto di generazione di energia elettrica da combustibile fossile – cioè bruciando gas – per incrementare la potenza dagli attuali 769 MW a 1.700 MW dell’impianto che gestisce a Sparanise (CE) da oltre 10 anni. Se si considera che il gruppo #Edison sta costruendo un’ altra centrale turbogas da 800 MWe a Presenzano (CE), si capisce quanto gas vogliono bruciare nel giro di poco più di 20 km.
ABBIAMO POCO TEMPO, NON POCA DETERMINAZIONE: entro venerdì 11 Dicembre 2020 si devono presentare le osservazioni e i pareri del No alla nuova centrale, da inviare al Ministero dell’ambiente (a questi indirizzi di posta elettronica: cress-5@minambiente.it, cress@pec.minambiente.it).
Ogni soggetto, associazione, ente può inviare e motivare il suo no, a partire dai comuni a ridosso dell’impianto, il Comune di Sparanise, il Comune di Pignataro Maggiore, il Comune di Calvi Risorta, il Comune di Francolise, ma anche la Provincia di Caserta e la stessa Regione Campania, la quale ha scritto esplicitamente nel suo Piano Energetico Regionale che con le sole centrali idroelettriche dell’Alto Casertano e il triangolo termoelettrico di Sparanise-Teverola-Maddaloni si soddisfa già il fabbisogno energetico dell’intera regione. Così come attendiamo il parere del nuovo Presidente della Commissione Ambiente in Regione Campania, l’on. Giovanni Zannini.

Nel frattempo la questione sarà tra i punti all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio comunale di Sparanise che si terrà sabato 28 novembre alle ore 16.30 (la seconda convocazione è prevista per lunedì 30 novembre alle ore 17.30). In quella sede si attende una presa di posizione del sindaco Salvatore Martiello. Il primo cittadino, infatti, alle ultime elezioni regionali si è schierato apertamente dalla parte dell’onorevole Giovanni Zannini, diventato poi presidente della commissione ambiente di Palazzo Santa Lucia. Volendo, l’endorsement e il forte impegno in termini di voti potrebbero legittimare un intervento della fascia tricolore presso il suo riferimento politico.
Per il resto, c’è poco da sperare. Molti degli uomini che sono al vertice degli enti territoriali oggi furono protagonisti o co-protagonisti di quella stagione politica, schierati accanto all’ex sottosegretario Nicola Cosentino e quindi favorevoli al progetto che è stato realizzato nell’area ex Pozzi, oppure fintamente oppositori dalla barricata opposta del centrosinistra.

Red. cro.

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