Centrale a biomasse, i Consiglieri Marrocco e Cipro: ci opporremo con tutte le forze per scongiurare il pericolo

Centrale a biomasse, i Consiglieri Marrocco e Cipro: ci opporremo con tutte le forze per scongiurare il pericolo

CALVI R. – Alla luce degli ultimi avvenimenti riguardanti le dichiarazioni del pentito Schiavone, pubblichiamo alcune riflessioni dei Consiglieri Marrocco e Cipro relative alla questione dei rifiuti. Un problema, quello dell’inquinamento, molto attuale   anche nel nostro paese. Il rammarico è che mentre gli Amministratori  perseverano nella decisione assunta a voler realizzare una centrale a biomasse sul territorio caleno, gli stessi non hanno remore a  presentarsi in diretta  RAI per denunciare lo stato di degrado in cui si trovano gli scavi archeologici dell’antica Cales.  Accusati e accusatori, dunque!!! Due facce della stessa medaglia;  ai lettori l’arduo compito di desumere la verità.

“In questi giorni siamo bombardati da articoli di giornali riportanti  notizie sconcertanti che riguardano  il possibile sotterramento nelle zone del Casertano e Napoletano di materiale altamente inquinante, nonché tossico e radioattivo.  Una vasta zona dilaniata da anni da criminalità e malaffare tra rifiuti tossici interrati, discariche abusive, roghi di veleni che hanno violato e deturpato una terra, trasformandola orribilmente  da Campania Felix  in Terra dei Fuochi.

Tutto ciò  sarebbe l’amara conseguenza di un traffico illecito di rifiuti, una delle attività più fruttuose delle ecomafie. In Senato è stata finalmente aperta un’inchiesta per le troppe morti accertate; infatti la salute dei cittadini è  a forte rischio e la mortalità per tumori è addirittura triplicata negli ultimi anni. Ma pur non volendo entrare nel merito della questione, che rimane di pertinenza degli inquirenti il dubbio rimane.

Numerosi studi hanno infatti chiaramente stabilito il nesso che ci sarebbe tra l’incremento dei tumori in alcune aree della Campania e la presenza di discariche illegali e di rifiuti tossici interrati nella regione.

E mentre noi pensavamo  di abitare in un luogo ameno, constatiamo amareggiati che “qualcuno”  invece ha provato a mortificare un popolo.

Come  tutto ciò non può generare sconcerto e non farci rimanere allibiti?  La Campania  è definita “la Auschwitz  dei tempi nostri”, un nuovo olocausto.

Purtroppo neanche il nostro territorio è immune dalle malefatte che hanno reso la Campania terra di perdizione e di morte.

Da qualche mese si parla della probabile  realizzazione di una centrale a biomasse in territorio caleno,  e precisamente sui terreni della ex Pozzi Iplave. (Sottolineiamola presenza nella stessa area anche della centrale Turbogas ricadente sul Comune di Sparanise e poco distante la Biopower ubicata sul Comune di Pignataro Maggiore). Diciamo probabile perché nonostante il parere favorevole dei nostri amministratori, noi cittadini di Calvi Risorta ci opporremo con tutte le  forze affinchè ciò non venga attuato.

Le motivazioni del nostro dissenso sono da ricercare negli eventuali danni ambientali e le relative conseguenze sulla salute. In  recenti consigli comunali aperti, svoltisi a Pignataro Maggiore e Sparanise, è stato presentato del materiale fotografico che documenta lo stato dell’area interessata alla presumibile installazione. Il terreno in questione è altamente inquinato, infatti dopo la dismissione dell’azienda non è mai stato bonificato.

Tuttavia il punto che ci preme sottolineare è un altro.  Poiché ogni evento critico venuto alla ribalta dell’opinione pubblica è stato accompagnato da morti e da situazioni invalidanti, noi cittadini abbiamo il diritto di essere informati e l’amministrazione ha il dovere di essere trasparente.

E’ ingiusto e deleteriosubire impotenti un provvedimento, una decisione scellerata presa  da pochi, visto che gli Amministratori dei comuni limitrofi, nessuno escluso, sono contrari all’ insediamento della centrale.

Non basta quanto stiamo già pagando in termini di vite umane? Non basta quanto già il territorio sia stato eccessivamente sfruttato e martoriato?

Ma secondo alcuni nostri amministratori non è mai troppo, e  in un momento di crisi di identità e di difficoltà economica, “è il giusto prezzo da pagare”!!!   ne consegue pertanto (per chi ci crede, ovviamente!) il ricorso   al miraggio di posti di lavoro.

E’ letteralmente assurdo!!!

Da anni si combatte (inutilmente!!!) contro il crimine che manovra lo smaltimento dei rifiuti in genere, da anni si combatte contro chi sta sterminando il bene più prezioso: la nostra terra,  costretti a subire prevaricazioni  da parte di soggetti il cui unico scopo è quello di trarne il maggior profitto personale a discapito di una comunità intera.  Come  possiamo rimanere inermi, indifferenti, agire con distacco, accettando di essere  vittime innocenti, quando ci viene negato un futuro?  Risvegliamo le coscienze e riflettiamo. Riflettiamo sulle conseguenze di questo matricidio. Riflettiamo su quanto sta accadendo, riflettiamo su chi ci governa, riflettiamo dove ci stanno portando….  Perché  domani può essere troppo tardi.Giovanni Marrocco e Nicola Cipro”.

Luciana Antinolfi

Commenta con Facebook