Centrale a biomasse: il Tar respinge il ricorso della Biopower. Vittoria di tutto il fronte ambientalista

Centrale a biomasse: il Tar respinge il ricorso della Biopower. Vittoria di tutto il fronte ambientalista

PIGNATARO M. – Vittoria su tutta la linea del fronte ambientalista anti-inceneritore (dall’attuale sindaco Raimondo Cuccaro ai giovani del centro sociale “Tempo rosso”, dai giornalisti non asserviti – e ovviamente – alle migliaia di cittadini che hanno scelto la strada della lotta e non dell’appecoronamento di fronte ai poteri forti): la settima sezione del Tribunale amministrativo regionale della Campania di Napoli ha respinto il ricorso della “Biopower” e quindi si apre la strada per l’abbattimento dell’eco-mostro. Bisogna solo vedere se la competente Autorità del Comune di Pignataro Maggiore voglia procedere immediatamente con apposita ordinanza o se, per una semplice questione di prudenza, intenda attendere anche il pronunciamento del Consiglio di Stato, qualora la società dell’inceneritore voglia insistere nella sua ormai perdente e assurda battaglia. Per quanto ci riguarda, invitiamo il sindaco Raimondo Cuccaro a mettere in campo tutte le sue energie per procedere subito all’abbattimento dell’inceneritore della “Biopower”, che era stato presentato sotto le mentite spoglie di una centrale cosiddetta “a biomasse vergini”.

Da una lettura della sentenza del Tar, depositata in data 17 settembre 2012, emerge che il fronte anti-Biopower è in una botte di ferro. Una decisione inattaccabile, quella emessa dai giudici Alessandro Pagano (presidente), Michelangelo Maria Liguori (consigliere) e Marina Perrelli (Primo Referendario, Estensore). Impossibile che il Consiglio di Stato possa ribaltarla, ammesso che la “Biopower” abbia ancora la forza e la voglia di presentare un altro ricorso, sicuramente perduto in partenza. Pubblichiamo in coda il testo integrale della sentenza del Tar, ma vogliamo fin d’ora sottolineare che il Tar ha anche condannato la “Biopower” al pagamento delle spese di lite a favore del Comune di Pignataro Maggiore (rappresentato dal valoroso avvocato Luigi Adinolfi) per complessivi cinquemila Euro, oltre Iva e Cpa come per legge.

La città è in festa. Pignataro Maggiore è cosa ben diversa da qualche esponente politico corrotto della passata Amministrazione comunale che incassava le tangenti della “Biopower”.

Ecco la sentenza del tar: Biopower-sentenza-Tar

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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