Catania Napoli 2 a 4. Larga vittoria che non cancella i dubbi che circondano la squadra di Benitez

Catania Napoli 2 a 4. Larga vittoria che non cancella i dubbi che circondano la squadra di Benitez

CATANIA – Il Napoli torna alla vittoria e lo fa battendo 2 a 4 un Catania con quasi più di un piede in serie B e anche vittima della contestazione dei suoi tifosi. Il risultato tuttavia potrebbe trarre in inganno. La partita infatti ha evidenziato ancora una volta i limiti di cui soffre questa squadra. Per carità, non voglio fare quello che si lamenta sempre e ben vengano anche vittorie del genere, ma una analisi degna di tal nome deve sottolineare che alla brillante (e cinica) fase offensiva mostrata nel primo tempo ha fatto da contraltare una fase difensiva, oserei dire, quasi imbarazzante, durante tutto l’arco della partita. Poco male, per due motivi. Primo perchè si è vinto e (questa volta, ribadisco) possiamo accontentarci; secondo perchè è evidente, a questo punto della stagione, che gli azzurri dovranno convinvere con i loro difetti fino a fine campionato.

Benitez opera un massiccio turnover, sia per via delle assenze, sia in vista della sfida di domenica contro la Juventus, al San Paolo. Solito 4 2 3 1 ma in campo scendono Reina, Henrique, Fernandez, Britos, Reveillere, Dzemaili, Jorginho, Callejon, Hamsik, Insigne, Zapata. Maran risponde con il 3 5 2 e schiera Andujar, Gyomber, Legrottaglie, Bellusci; Peruzzi, Izco, Lodi, Rinaudo, Monzon; Keko, Barrientos. La partita è vivace fin dai primi minuti. Catania volenteroso ma pasticcione, mentre il Napoli ci prova con Dzemaili e Insigne ma Andujar fa buona guardia. Gli azzurri fanno girare palla e cercano di innescare Zapata. Gli etnei invece sfiorano il goal con Keko, impreciso nello sfruttare un pasticcio di Reina. Sono tuttavia gli ospiti ad andare in vantaggio. 16′, Hamsik serve Callejon che mette in mezzo per Zapata. Il gigante colombiano sigla così in scivolata il suo primo goal in campionato. I padroni di casa reagiscono prontamente. Keko coglie prima la traversa e poi si vede annullare una rete per fuorigioco. Gli azzurri viceversa non sprecano e siglano la seconda segnatura. In questa occasione è fondamentale un grave errore di Andujar. Siamo al 25′, Insigne cerca di premiare il taglio di Callejon con un bell’esterno. Sul pallone si avventano lo spagnolo e l’estremo difensore argentino. Il portiere etneo legge male la situazione e si scontra con un suo difensore, lasciando campo libero all’esterno partenopeo che non deve fare altro che insaccare a porta vuota. 0 a 2 ma, paradossalmente, è la squadra di casa ad aver creato di più. Anzi, su gentile concessione della difesa partenopea, Lodi e compagni vanno vicini altre due volte al goal ma senza fortuna. Che sia una serata no per i ragazzi di Maran lo si capisce al 40′ quando Henrique segna con uno spettacolare tiro al volo dal fondo del campo. Non finisce qua, perchè 3 minuti dopo, al 43′, è ancora Zapata ad andare in rete. Il primo tempo si chiude quindi sullo 0 a 4 per gli azzurri.

4 a 0 alla fine dei primi 45 minuti, contro l’ultima in serie A, tra l’altro contestata dai suoi tifosi. Ci aspetterebbe perciò una seconda frazione di gioco del tutto rilassante. Invece non sarà così. Il Napoli riesce a movimentare anche questi secondi 45 minuti di gioco. Il Catania trova subito la rete. 52′, schema su punizione che porta un calciatore etneo alla conclusione, Reina ci mette una pezza ma non può nulla sul tap in di Monzon. I padroni di casa ci provano in tutti i modi ma l’assenza di Bergessio si nota. Benitez, dal canto suo, manda in campo Albiol al posto di Henrique ma la situazione non cambia molto. I rossoblu si rendono pericolosi in un paio di occasione, specialmente con Keko. Il secondo goal però arriva solo sul crepuscolo della gara. 75′, calcio d’angolo per gli etnei, e Gyomber segna di testa il 2 a 4. A questo punto, per gli ospiti, entra in campo Higuain. La sostituzione serve a fornire maggiore equilibrio agli azzurri, anche se le occasioni per i ragazzi di Maran non mancano. Per la gioia dei tifosi partenopei si arriva comunque indenni al fischio finale. La Roma rimane sempre distante 6 (possibilmente 9 con il recupero) punti ma la buona notizia arriva da Firenze. La Fiorentina perde con il Milan e ritorna a 10 punti di distanza. Domenica intanto a Fuorigrotta arriva la Juve. La partita che tutti i tifosi aspettano. Speriamo che questo Napoli a volte dottor Jekyll, a volte mister Hyde, basti per toglierci la soddisfazione di battere la vecchia Signora !

Vincenzo Cocozza

Commenta con Facebook