Bonifica dell’Ilside, continua la controversia tra il Comune e la Eco Terra srl: il Consiglio di Stato respinge un nuovo appello della società proprietaria dell’area

Bonifica dell’Ilside, continua la controversia tra il Comune e la Eco Terra srl: il Consiglio di Stato respinge un nuovo appello della società proprietaria dell’area

BELLONA – La bonifica dell’Ilside, l’ex sito di stoccaggio dei rifiuti che ancora fuma veleni nell’aria in località Ferranzano, continua ad essere al centro di vertenze giudiziarie a causa di tutta una serie di questioni irrisolte. La Eco Terra srl, società proprietaria dell’area sulla quale sorge il sito, aveva proposto ricorso al Consiglio di Stato contro il Comune di Bellona e nei confronti di Fallimento Ilside s.r.l., per la riforma della sentenza del Tar Campania numero 2249/2018, riguardante l’accertamento del silenzio inadempimento sull’atto di diffida ad eseguire l’attività di bonifica.
Dopo l’incendio avvenuto nel 2012 e il successivo sopralluogo dell’Arpac e dei Vigili del Fuoco, all’Ilside srl, infatti, era stato imposto l’obbligo di smaltire i rifiuti combusti a seguito delle operazioni di caratterizzazione. Di fronte all’immobilismo della società, il Comune di Bellona impose tale obbligo alla stessa Eco Terra srl, la quale ottenne l’annullamento delle ordinanze comunali da parte del Tar. L’Amministrazione comunale locale, pur reiterando le ordinanze all’Ilside, non ha ottentuo comunque alcun risultato concreto. Nonostante ciò, la Eco Terra ha proposto ricorso al Tar per ricorrere contro il presunto inadempimento del Comune.
Di fronte all’ennesima vertenza, i giudici della quinta sezione del Tar di Napoli hanno rigettato il ricorso nel merito (ritenendo che il Comune avesse posto fine alla situazione di inerzia, in data antecedente alla notificazione del ricorso, con l’emanazione dell’ordinanza n. 4 del 29 luglio 2017); e compensato tra le parti le spese di lite. La società Eco Terra ha impugnato la sentenza ritenendo che l’obbligo di bonificare il sito, imposto dall’Amministrazione comunale all’Ilside, non sia mai stato effettivamente adempiuto.
La quarta sezione del Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, tuttavia, ha respinto il ricorso: “La circostanza – scrivono i giudici amministrativi – , meramente accidentale, che la società Ilside sia stata successivamente dichiarata fallita con la sentenza n. 71 del 28 novembre 2017, del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, non può essere interpretata o qualificata (nel senso prospettato dall’appellante) come un fatto idoneo a ritenere non esercitato (o non più esercitato) il potere, da parte dell’Amministrazione comunale. Quest’ultima, infatti, con la richiamata ordinanza del 29 luglio 2017, ha invece risposto all’atto di diffida presentato dall’odierna ricorrente, ponendo fine alla propria condotta silente”. La Eco Terra srl è stata anche condannata a pagare le spese di lite.

Sentenza Consiglio di Stato – Ecoterra

Red. Cro.

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