Bonifica dell’Ilside: la società ricorre al Tar contro l’ordinanza. La Giunta nomina due avvocati

Bonifica dell’Ilside: la società ricorre al Tar contro l’ordinanza. La Giunta nomina due avvocati

BELLONA – Si complica il progetto di bonifica del sito dell’Ilside srl, l’area di stoccaggio di rifiuti interessata da un incendio il 17 aprile 2012. La società appartenuta alla Jacorossi ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Campania per l’annullamento dell’Ordinanza sindacale numero 23 del 2013, della determina dirigenziale del Comune di Bellona numero 428 del 15 novembre 2013 e di tutti gli atti consequenziali e connessi. Tutti atti finalizzati a far bonificare e mettere in sicurezza gli impianti e le zone circostanti colpite dal rogo.

Il rogo all'Ilside

Il 17 maggio dello scorso anno, infatti, il sindaco Filippo Abbate firmò una ordinanza nella quale disponeva la messa in sicurezza e la bonifica del sito. Dopo mesi di immobilismo e un verbale dell’Arpac che testimoniava lo stato di abbandono del luogo, il primo cittadino è intervenuto ancora una volta. L’11 novembre ha ordinato al responsabile del settore dei Lavori Pubblici di individuare una ditta che avrebbe dovuto eseguire i lavori necessari alla bonifica dell’area in località Ferranzano, addebitando ogni costo alla società proprietaria dell’area. Quest’ultima, però, ha chiesto l’annullamento degli atti del Comune.

Di fronte alla decisione dell’Ilside, la Giunta comunale, con delibera numero 15 del 5 febbraio, ha conferito l’incarico per la costituzione in giudizio del Comune agli avvocati Antonio Romano di Aversa e Raffaele Russo di Vitulazio. Quest’ultimo cura anche gli interessi di un gruppo di cittadini che si sono costituiti contro la società proprietaria del sito di stoccaggio, per le stesse problematiche sollevate nel procedimento finito al Tar.

Red. pol.

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