Blitz antidroga della Polizia a casa di un insospettabile bellonese, sequestrate cinque piantine di marijuana e con la traduzione in carcere del giovane arrestato

Blitz antidroga della Polizia a casa di un insospettabile bellonese, sequestrate cinque piantine di marijuana e con la traduzione in carcere del giovane arrestato

BELLONA – Nel pomeriggio di martedì scorso (19 giungo), durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Santa Maria Capua Vetere, hanno proceduto a perquisizione domiciliare presso l’abitazione di un giovane del posto, rinvenendo cinque piante di marijuana e circa 250 gr. della medesima sostanza già pronta. A seguito della scoperta, gli uomini della Polizia di Stato di Santa Maria Capua Vetere, hanno proceduto al sequestro delle piante e dello stupefacente, mentre il giovane, tale C.A. residente a Bellona, è stato arrestato ed associato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.  Nella mattinata di domani, presso il carcere ed innanzi al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dr.ssa Alessandra Grammatica, è prevista la convalida dell’arresto con l’accusa di detenzione e coltivazione della sostanza stupefacente (tipo marijuana). Infatti, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dott. Giorgio Occhionero, ha avanzato le citate ipotesi accusatorie provvisorie, proprio a seguito della perquisizione domiciliare compiuta dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza competente per territorio (Santa Maria Capua Vetere). Il giovane, difeso dall’avvocato Pino De Rosa e dell’avvocatessa Giancarla Spano, nella giornata di oggi, dopo due giorni di permanenza presso la Casa Circondariale, comparirà innanzi al Gip per la convalida dell’arresto e per la conseguente decisione sulla misura cautelare preventiva che, se non verrà contestata o provata l’ulteriore ipotesi delittuosa della cessione dello stupefacente, potrebbe lasciare il carcere per una misura coercitiva e preventiva più lieve.

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