BELLONA – Il Tribunale amministrativo regionale della Campania ha condannato il Comune di Bellona in conseguenza dell’immobilismo mostrato nei confronti di un procedimento per il quale l’Ente deve risarcire una donna della zona. La ricorrente, infatti, era rimasta vittima di un sinistro stradale sul territorio bellonese e per questo motivo il Giudice di Pace di Santa Maria Capua Vetere le aveva riconosciuto, a titolo di risarcimento del danno, la somma di 4.640,36 euro oltre agli interessi in misura legale maturati dalla data del sinistro fino all’effettivo soddisfo, e 1.500 euro a titolo di spese.
Dalla data del pronunciamento del GdP – sentenza notificata il 27/1/2017 e depositata il 6/2/2017 – il Comune non ha ottemperato al pagamento. Per questo motivo, la signora Assunta Cioppa ha presentato ricorso contro Comune (che non si è costituito in giudizio) chiedendo l’esecuzione della sentenza depositata addirittura l’08/05/2015.
L’ottava sezione del Tar, con sentenza depositata ieri (17 febbraio), ha accolto il ricorso obbligando il Comune a rispettare la sentenza e condannandolo a pagare quanto dovuto alla ricorrente, oltre alle spese di giudizio. In caso di ulteriore inottemperanza, i giudici hanno ordinato la nomina di un commissario ad acta che in ogni caso sarebbe pagato dall’Ente.
“Risulta, dunque, trascorso – scrivono i giudici –il termine di centoventi giorni dalla data della notifica del titolo in forma esecutiva da parte della ricorrente, termine previsto per il completamento delle “procedure per l’esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali e dei lodi arbitrali aventi efficacia esecutiva e comportanti l’obbligo di pagamento di somme di danaro” dall’art. 14, comma 1, del d.l. n. 669 del 1996 convertito in legge, con modificazioni, dalla l. 28 febbraio 1997, n. 30 e successive modifiche ed integrazioni. Pertanto, in accoglimento della domanda di parte ricorrente, va ordinato al Comune di Bellona di dare esecuzione alla sentenza n. 406/15 del 9/1/15 emessa dal Giudice di Pace di S. M. Capua Vetere (e corretta giusta ordinanza in data 8/5/15), provvedendo al pagamento, in favore della prima, delle somme ivi liquidate, entro sessanta giorni dalla data di notificazione della presente pronuncia”.

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Red. Cro.