Assoluzione Magliocca: Manna viene tirato in ballo nella sentenza ed interviene su alcuni aspetti trattati dal Gup

Assoluzione Magliocca: Manna viene tirato in ballo nella sentenza ed interviene su alcuni aspetti trattati dal Gup




PIGNATARO M. – Gaetano Manna, ex presidente dell’associazione “Acli Terra Campania per la Legalità” (assegnataria dal 2003 dei cespiti confiscati del fascicolo Simonelli + 3, grazie all’Amministrazione comunale guidata da Giorgio Magliocca), già condannato in primo grado per il caso dei diplomi falsi distribuiti alla scuola “Quattro Porte”, è intervenuto in merito alla sentenza scritta dal Gup Eduardo De Gregorio lo scorso 20 febbraio e pubblicata ieri in esclusiva dal Caleno24ore.it. Chiunque volesse intervenire, perché tirato in ballo dalla sentenza o dalla lettera di Gaetano Manna, può inviare un proprio contributo sulla posta elettronica della nostra redazione. Di seguito la lettera di Manna:

“Grazie di aver pubblicato integralmentela Sentenza Magliocca Giorgio. Non sta a me contrastarla e analizzare le parti che offrono spunto di discussione per l’accertamento della verità.

Come al solito e il fatto è noto: le bugie di Magliocca!

Il mio intervento è esclusivamente riferito alla parte che interessa il sottoscritto e a quella dell’Associazione Acli Terra Campania per la legalità sito: www.acliterralegalita.it. Controllate per conoscere i progetti

A pagina 16 e 17, viene riportato:  ….l’imputato nel corso dell’interrogatorio e la sua difesa tecnica hanno sostenuto che, come già accaduto nel precedente caso di beni confiscati al clan Nuvoletta, le attività di liberazione degli immobili avrebbero comportato notevoli adempimenti e spese molto gravose , per affrontare prima una sicura controversia legale, poi le operazioni materiali e per il buon andamento finanziario del piccolo Comune era opportuno evitarle..ecc.”

Dichiaro, che per i beni Simonelli e Nuvoletta, assegnati ad Acli terra, il Comune non ha sborsato una lira( tutto a spese del Demanio e Acli Terra), né per la liberazione dei terreni , né per il suo funzionamento, né per la trascrizione  agli uffici immobiliari,né per le marche da bollo, né per l’individuazione dei confini e PICCHETTATI ( presenti i confinanti, il Comando Carabinieri e tecnici Acli Terra) unici assenti gli organi del Comune ( invitati a presenziare)proprietari degli immobili. Era stato detto di non venire? Era stato consigliato di non venire?  Delle due, l’una.!

A pagina 17, scrive il GUP  “…Del resto le posizioni del Sindaco di Pignataro Maggiore furono, all’epoca dei fatti, condivise anche dal Prefetto di Caserta che, infatti con nota del 8 Gennaio 2003, invitò l’Agenzia del Demanio a procedere allo sgombero dei beni assicurando la presenza per l’occasione della Forza Pubblica…..” assegnazione fatta il 9 Gennaio 2003!

Dichiaro, che tale nota, non è riferita ai beni oggetto del provvedimento Magliocca(Ligato), ma ai beni Simonelli e Nuvoletta ,assegnati ad Acli Terra, quello dove il Comune era assente!!!!!!!! (diceva un noto giurista quante più carte ci sono più è casino e più hai ragione. Aveva ragione). 

Per il buon andamento del progetto e per dare un segnale di legalità alla collettività, il Prefetto di Caserta, dott. Schilardi, invitò il Sindaco Magliocca a firmare una Convenzione con Acli Terra e inserire all’art 6 il 6 bis..”.Il Comune di Pignataro Maggiore (Ce) sarà rappresentato, nel direttivo dell’Acli Terra, che sarà appositamente costituito per la realizzazione e gestione del progetto pignatarese, da un tecnico –Agronomo, designato dal Sindaco”. Era chiaro a spese Acli Terra. Perché non è stato mai nominato ? Perché Magliocca non voleva controllare o gli era stato detto? Delle due, l’una.

 Anche se invitato innumerevole volte a voce e per scritto, il Sindaco si è sottratto a tale nomina voluta dal Prefetto.

Sono venuto a conoscenza e invitato, da un uomo dei Nuvoletta a comportarmi, come si comportava ICARO su altri beni confiscati (anno2004) . immediatamente denunciai la cosa al Cap .Ignagni di Capua e al Prefetto.

Denunziai i Nuvoletta ,, perché usufruivano di nafta agricola sui terreni confiscati assegnati ad Acli Terra, vi è stato un processo e due  condanne ( Nuvoletta Giovanni e Nebbia Antonio). Invitai il Sindaco, a voce, di costituirsi parte civile, rispose che mi avrebbe contattato ma non fece nulla.

Con un’altra denunzia, avendo subito una estorsione ( arresti Di Maro Michele e Cesaro Domenico )invitai nuovamente il Sindaco, questa volta con A/r a costituirsi parte civile nel processo. Anche questa volta nulla fece. Era stato consigliato a non fare nulla? Non volle fare nulla? Delle due, l’una.

A pagina 21,dal GUP  si legge “.. l’imputato ha fatto riferimento ad una battaglia politica con Cuccaro, che voleva imporre tale Manna, presidente di un’altra associazione, al posto della precedente, soggetto sotto indagine nel procedimento per comportamenti di favore nei confronti dei Ligato- Lubrano”

A pagina 22,IL GUP SCRIVE “ …che nell’ambito dei contrastati rapporti politici, che grandemente si concentravano sulla questione dei beni confiscati, ha una sua logica intrinseca ed è coerente col quadro probatori o di insieme, risultando, tra l’altro, che Manna, soggetto proposto in alternativa ad Icaro stesso, fu indagato per condotte abusive collegate all’esercizio di altra concessione di beni confiscati”.

Non risulta da nessuna parte, almeno da parte mia e dell’Associazione di sostituire Icaro per i seguenti motivi:

a)      Nel 2007, dopo che il Sindaco Magliocca, invitò e diffidò l’Associazione a non effettuare investimenti (da parte dell’ACLI terra e dell’ISF del Ministero dell’Agricoltura per oltre 200.000,00), vi fu un verbale di associazione ove annunciai le dimissioni. Tale fatto fu portato, con altro verbale, a conoscenza degli organi della Prefettura e della Questura dal Commissario Orlando e la stessa Prefettura informo’ Il Sindaco. Le dimissioni, come accordo dovevano essere consegnate dopo l’interrogatorio contro l’estorsione. Furono consegnate il 27Marzo2009 al tribunale di Napoli nell’udienza contro il clan Nuvoletta-Ligato-Lubrano.  Vi fu costituzione parte civile dell’Associazione e non del Comune .Questi sono fatti!  Il progetto Acli Terra non aveva bisogno dei terreni di Icaro perche’ si interessava della sperimentazione e quelli che aveva erano gia’ troppi . Il Sindaco Magliocca sapeva che non mi interessavo più e nelle riunioni andava sempre, con i documenti il commissario Orlando ( vedi verbali).

b)      Le motivazioni delle dimissioni, possono essere lette nei processi. “non riuscivo piu’ a farcela era chiaro che Magliocca  non voleva il progetto Acli e che faceva tutto per favorire gli amici degli amicI” Tale cose sono state scritte, in tempi non sospetti a tutti gli organi e riferite in Tribunale. Per semplificare,1) scomparsa Progetti (anno 2005),2) deposito rifiuti, con ordinanza Sindacale, vicino al pescheto poi distrutto, 3) non denunzia alla CONTITAL per contaminazione terreno 4) non pubblicizzare le richieste di cooperative di giovani affisse all’albo Pretorio,5)non presenziare a pubblicazioni scientifiche dei prodotti tipici coltivati sui terreni oggetto di confisca,6) non presenziare e non menzionare la distribuzione di frutta per le fasce deboli 7)all’Associazione Acli Terra venivano fatti inviti a presentare i bilanci, le fatture di acquisto e di vendita, di consegnare i libri paga , gli stati di avanzamento dei progetti e le idee di progetti futuri . Tutto questo veniva puntualmente consegnato e portato in visione (vedi verbali). Anche alle altre associazioni venivano fatte le richieste ma nulla hanno portato e nulla ha fatto Magliocca per farsele dare .

c)       Cuccaro non poteva imporre la consegna dei beni di Icaro a Acli Terra perché l’Associazione aveva deciso andare di  via. (vedi verbale Prefettura 2008 firmato da Orlando e altri funzionari Prefettura e Questura).Preciso inoltre che il Cuccaro non è della mia idea politica, ho collaborato con Lui per ostacolare il mostro che voleva Magliocca (Biomassa). Fui avvicinato per proporre ricorso, ritenni giusto l’intervento visto il campo di Sperimentazione a distanza di 50 metri. Magliocca si inventò la denunzia che Acli terra Campania non  era una costola di Acli Terra Benevento, ma mia invenzione. (denunzia archiviata)

d)      Questione 4 porte. Non fu una gentile concessione del Magliocca. Fu una richiesta del Vescovo Tommasiello, del Magliocca, e del comitato contro la piattaforma.(vedi art .Giovanni Tridente Portale Comune di Pignataro del 29/settembre/2003, vedi anche richiesta di Acli Terra che voleva rinunziare). Tale immobile non è confiscato, come fa credere Magliocca dove sono state fatte condotte abusive. Non vi è stata nessuna condotta abusiva dell’Associazione. Chi ha sbagliato, nel processo ha preso le sue responsabilità, Di Rauso. Aspetto le motivazioni, per conoscere il perché, del mio coinvolgimento.

e)       In riferimento al mio coinvolgimento, nel processo Magliocca, preciso che sono a disposizione. Cesaro coltivava a mia insaputa altri terreni ed era suo diritto vendere il raccolto per 100.000,00 euro. Quelli dell’Acli sono stati venduti con fattura ed esiste una perizia della quantità che poteva essere prodotta (perito assicurazione) si voleva assicurare la raccolta contro le intemperie. Non esistevano operai in nero.

f)      In riferimento, alle motivazioni delle mie dimissioni, voglio precisare che quello che pensavo era vero. I terreni e il loro raccolto dovevano andare agli amici degli amici o parenti degli amici. Fatti: l’Acli terra, nell’ultima riunione in Comune, dove portò quello chiesto dal Sindaco, nella persona del Commissario Orlando, riferì che i terreni(Pratilli , Campo dei Fiori e Casariglia) andavano seminati a grano spiegandone le ragioni ( vedi verbale)per poi procedere a altra lavorazione (pasta). L’investimento 40.000,oo euro a totale  carico dell’associazione, con cambiale agraria Banco Napoli (regolarmente pagata anche se ero agli arresti domiciliari). Dopo il mio fermo avvenuto il 31 Marzo e dopo che Orlando aveva dato la disponibilità a lasciare il terreno con giusto verbale di consistenza da fare (mai convocato per redigere il verbale), il Sindaco Magliocca si attiva per la revoca (mai notificata). Assegna il grano all’associazione Libera (quello di Campo dei Fiori) per 300 quintali. Non assegna anche quello di Casariglia e Pratilii Perche’?  Non si è mai venuto a conoscenza a chi è andata questa produzione (Io ho riferito alle autorità giudiziarie che  via ha fatto il grano e la paglia di Masseria Pratlli, la paglia di  Libera e il grano e la paglia di Casariglia). In questo momento ci troviamo di aver pagato il grano e la paglia per gli amici degli amici. Mi è stato riferito che, il difensore di Magliocca abbia portato la pasta “ don Peppe Diana” in Tribunale per dimostrare il lavoro fatto contro la camorra. Il legale non ha spiegato come è nato, chi ha seminato, chi ha pagato, chi ha messo il diserbante , e perché non è stato consegnato anche l’altro grano? Bella sceneggiata, se vero Mario Merola , Pino Mauro sono dilettanti.

Questa è una parte di quello che è avvenuto, posso capire che chi è indagato voglia dimostrare , anche il falso, per uscire ma il troppo storpia.

Ritengo, che solo il giudizio in dibattimento possa dimostrare le ragioni dell’imputato. Anche io mi sono sottratto all’interrogatorio del PM in dibattimento non al GIP, facendo solo la dichiarazione “ che nulla sapevo perche’ avevo delegato per i corsi,” . Ho sbagliato anche se poi il colpevole si è pentito. Ho imparato la lezione, il libro del dott. Raffaello Magi mi ha aperto gli occhi è necessario il dibattito tra accusa e difesa.

Fare un giudizio abbreviato, con una quantità enorme di carte, senza ascoltare i protagonisti, lascia sempre uno strascico polemico e la vittoria non è della verità assoluta, ma quella di comodo dell’imputato e dell’avvocato.

La sentenza che ho letto, riporta cose giuste ma sono state rappresentate dalla difesa in modo ingarbugliato e senza contraddittorio.  Presentare il documento del 8 Gennaio 2003 come quello per lo sgombero Ligato è assurdo.

Negli anni passati la mia famiglia vendeva bombole di gas, elettrodomestici e mobili oltre ad essere concessionaria di televisori SABA, SONY, ecc, sono entrato in tutte le case, quelle buone e quelle cattive eravamo gli unici a Pignataro.  Ho iniziato  l’attività di impianti elettici metà  anni 70 (vedi visura storica) , pressola CMFcon operai di Pignataro e i mezzi erano depositati presso Via Vittorio Veneto 5 e 20, da la si partiva dopo il caffè al Bar Vittoria ( Proprietà Iannotta Angelina e Pascarella Domenico). Esistono ancora i numeri civici, vecchi dopo la nuova numerazione avvenuta negli anni 90.

I documenti vi saranno inviati successivamente!

Non voglio entrare in altri argomenti ma se vengo tirato per i capelli, questa volta reagisco con i documenti in mano.

Grazie dell’ospitalità

Gaetano Manna”

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