Parente dalla poltrona di Sindaco a quella del Consorzio Unico fino in Austria per curare il boss Zagaria

Parente dalla poltrona di Sindaco a quella del Consorzio Unico fino in Austria per curare il boss Zagaria

GRAZZANISE – La notizia che l’ex sindaco di Grazzanise, Enrico Parente, sarebbe stato in Austria per curare l’ex “primula rossa” Michele Zagaria (come riportato da Il mattino – articolo di Rosaria Capacchione del 04/05/2012) ha scatenato un vespaio di polemiche e le dimissioni in massa dei consiglieri comunali. A quelle rassegnate dal “sindaco ombra” (così come definito dall’accusa), sono seguite le dimissioni (mercoledì 9 maggio) del consigliere Caterina Argenziano e degli altri nove componenti della maggioranza (Vincenzo Morico, Giuseppe Conte, Vito Gravante, Virgilio D’Abrosca, Davide Massaro, Salvatore Raimondo, Pasquale Di Fruscia, Mario Cantiello e Giovanni Gravante). Il Comune è rimasto senza Amministrazione comunale e adesso la parola passa  al Prefetto. In una settimana è scomparsa la maggioranza consiliare che nel corso delle elezioni  amministrative del 28 e 29 marzo 2010 aveva vinto con 2.445 voti sulla lista “Nuovi Orizzonti” e sul quella dei “Campi Stellati”. La Svolta dunque va a casa grazie all’ennesimo procedimento giudiziario che ha colpito Enrico Parente, già vice presidente del Consorzio unico di Bacino per i rifiuti accanto al vitulatino Antonio Scialdone.

In questa situazione spasmodica, i primi ad attaccare l’ex maggioranza sono stati i responsabili della sezione grazzanisana del Partito Democratico, attraverso il seguente comunicato stampa:

Secondo fonti giornalistiche, (Il mattino – articolo di Rosaria Capacchione del 04/05/2012), penderebbe sul capo del nostro ex Sindaco, nonché padre dell’attuale Sindaco e Capogruppo di maggioranza Dott. Enrico Parente, “Sindaco ombra” così definito dagli uffici della Procura, una richiesta d’arresto della DDA di Napoli  per favoreggiamento aggravato. Sulla vicenda indicata dal Mattino, ( almeno per il momento ) è doveroso da parte nostra astenersi da  qualsivoglia forma di commento e/o giudizio, se non altro per rispetto degli inquirenti. Non ci possiamo invece esimere da una analisi politica. Egregio Dott. Enrico Parente, Lei avrà tutto il tempo per difendersi nel processo in corso, ma Grazzanise non può e non deve essere legato alle sue vicende giudiziarie, al di là della decisione del Tribunale del Riesame prevista per martedi. E’ necessario, doveroso, responsabile, anche alla luce delle altre vicende giudiziarie che La vedono coinvolta insieme ad altre persone (parliamo dei 13 avvisi di garanzia relativi allo scandalo autovelox), che Lei rassegni le dimissioni. Dalle impressioni, non solo dei nostri concittadini ma anche di tutti coloro che hanno appreso la notizia a livello provinciale e nazionale, secondo Lei quali potranno essere le conclusioni legate al nome di Grazzanise?  Negative !  Vuole un esempio ? La generalizzazione dell’immagine del nostro paese definito “terra di bufale e camorra”, che raffigura la prima devastante conseguenza per noi tutti, legata alla SUA vicenda giudiziaria. Con la continuazione del suo mandato Comunale si rischia fortemente e concretamente di dare un’immagine irreversibilmente negativa anche di tanti onesti lavoratori, cittadini di Grazzanise che lavorano con umiltà e sacrifico nel pieno rispetto delle persone e delle Istituzioni. La Casa Comunale, intesa come Istituzione vicina al cittadino, non deve essere minimamente sfiorata dal sospetto di una eventuale responsabilità penale in vicende come quella che la sta impegnando. Alla luce di ciò, crediamo che Lei debba mostrare un sussulto di dignità politica, prima che giunga la probabile onta dello scioglimento del Consiglio, rassegnando, in qualità di ultimo e dovuto atto, le DIMISSIONI.

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